ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] in Francia e in Spagna; nei Paesi Bassi difese contro le autorità laiche i privilegi ecclesiastici. Tollerante con gli Ebrei, alle cui pingui casse poteva attingere, fu, come spagnolo, severo contro i "marrani", costretti a pubbliche penitenze e a ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] lettura. I giochi furono articolati in diverse sezioni e categorie di partecipanti. Per la prima volta ad essi parteciparono gli ebrei, ai quali fino ad allora era stato imposto l'obbligo di finanziarli. Le gare di corsa furono spostate lungo la ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] ". Come, per contrasto, al regime della "mesta" più che a fattori esogeni, dalle guerre alla cacciata di mori ed ebrei alle migrazioni demografiche verso le Americhe, si doveva l'arretratezza e la miseria delle regioni della Spagna centrale (Torino ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] della Croce mostra il vano tentativo di Salomone di evitare la caduta del regno dei Giudei, mentre in basso a sinistra l'ebreo viene tirato su da un pozzo, dentro cui lo ha gettato Elena, da un messaggero imperiale, dopo aver accondisceso a rivelare ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] in domanio che sotto Signori per i tristi tractamenti che hanno da loro". All'interno di queste Comunità urbane gli ebrei in particolare avevano motivo di apprezzare la protezione loro accordata sull'esempio di Alfonso, protezione che li metteva in ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] idraulico-agraria; l'utilizzo dei dazi a garantire il grosso del flusso delle entrate; la relativa protezione accordata agli ebrei (ai quali, se impose il berretto giallo nel 1531, lo fece sostituire, a diminuzione delle molestie da questo suscitate ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] , nel quale, secondo Gioacchino da Fiore, si sarebbero verificati il rinnovamento della vita evangelica e la conversione finale degli ebrei e dei pagani alla fede di Cristo: una simile profezia è contenuta anche nell'Arbor crucifixi Iesu (del 1305 ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] che fosse stato proprio il presidente di questa, L. Campolonghi, a imporre l'A. come direttore) e con alcuni ricchi ebrei di origine italiana, passati all'antifascismo dopo le leggi razziali. All'iniziativa non era mancato l'assenso della residenza ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] Mompinsero, che "la roba de inimici se potea tore per tuto" (lett. 182), derubavano i mercanti, saccheggiavano i fondachi degli ebrei (lett. 167, 189). Il B. invocava provvedimenti severi contro i soldati (lett. 176) e anche contro i sudditi che si ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] Atti, pone in evidenza la chiarezza con cui il B. distingueva fra canonicità, ispirazione e autenticità della lettera agli Ebrei e della lettera di Giacomo: canonicità e ispirazione accettate da Lutero che di queste lettere negava l'autenticità. E ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...