CANTONI, Raffaele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Venezia il 29 febbr. 1896 da Enrico e da Emma Caravaglio. Si diplomò in ragioneria a Padova e si iscrisse nel 1913 alla scuola di applicazione per ingegneri [...] l'O.S.E. divenne un'istituzione importante che provvede tuttora all'assistenza sanitaria e alle colonie estive per i bambini ebrei.
L'O.R.T.-Italia venne istituita a Genova in collaborazione con Renzo Levi e si sviluppò rapidamente anche a Milano ...
Leggi Tutto
FORMIGGINI, Mosè
Giorgio Montecchi
Nacque a Modena il 21 maggio 1756 da Benedetto e Gioia Levi.
Fin dalla seconda metà del secolo XVII il commercio delle gioie, dell'oro e dell'argento lavorati era [...] e del Regno d'Italia e processi verbali e decisioni del Gran Sinedrio, a cura di D. Tama, I-VIII, Livorno 1807; A. Balletti, Gli ebrei e gli Estensi, in Atti e mem. della Deputaz. di storia patria di Modena, s. 5, VII (1913), pp. 161-397, passim; A.F ...
Leggi Tutto
DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] aspettazione ivi comparsa (XXXVIII [11 sett.] 1773, cc. 292b-295a) e ciò nel timore che l'editto di Pio VI contro gli Ebrei (5 aprile) potesse rendere ora difficile un nuovo intervento. Ma l'Amaduzzi mostrò coraggio e, in due riprese (XXXIX [30 sett ...
Leggi Tutto
Califfo omayyade (sec. 8º); regnò dal 717 al 720. Profondamente religioso, ascoltava il parere dei dottori di religione (fuqahā'), e quindi non è accusato di empietà dalla storiografia musulmana come gli [...] della dinastia. Interruppe le spedizioni militari (tra le altre l'assedio di Costantinopoli), dedicandosi esclusivamente alla riforma fiscale: con essa anche i musulmani, e non solo i cristiani e gli ebrei, furono soggetti all'imposta fondiaria. ...
Leggi Tutto
BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] in-folio) fu completata nel 1518 e fra' Felice la dedicò a papa Leone X. Ebbe accoglienza entusiastica da parte dei dotti ebrei; il Reuchlin la usava per le sue lezioni a Tubinga.
Durante il sedicesimo anno di dogato di Leonardo Loredano, quando il B ...
Leggi Tutto
HERRERA, Filippo (Salomone Romano)
Pier Cesare Ioly Zorattini
Gli assai scarsi dati in nostro possesso sull'H. rendono alquanto problematico tracciare una biografia. Simonsohn (1989, pp. 31, 48 s.) per [...] s., 2838 s.; F. Parente, La Chiesa e il Talmud…, in Storia d'Italia (Einaudi), Annali 11, a cura di C. Vivanti, Gli ebrei in Italia, I, Torino 1996, p. 584 e n. 127; R. Segre, La Controriforma: espulsioni, conversioni, isolamento, ibid., p. 75; P.C ...
Leggi Tutto
Weiss, Jiří
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 29 marzo 1913 e morto a Santa Monica (California) il 9 aprile 2004. Le sue regie si sono distinte per funzionalità narrativa, versatilità espressiva, [...] e per l'attenzione al tema della convivenza tra i principali gruppi linguistici o religiosi della Boemia, cechi, tedeschi ed ebrei.
Proveniente da una famiglia borghese di religione ebraica, W. studiò diritto, ma nel 1934 abbandonò l'università per ...
Leggi Tutto
Scrittore medievale (n. in Spagna 769 o 779 - m., durante un viaggio nella Saintonge, 840); arcivescovo di Lione (816), dove era stato chiamato nel 792 dall'arcivescovo Leidrado. Scrisse contro l'adozianismo [...] liturgiche di Amalario di Metz (Contra libros IV Amalarii abbatis; De divina psalmodia); la sua polemica contro gli Ebrei, come anche i suoi scritti pastorali contro le superstizioni e la sua protesta contro la dannosa molteplicità delle leggi ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (n. Stryj 1905 - m. 1996). Giornalista, corrispondente dall'Italia (1949-52), esordì con alcuni romanzi ispirati al realismo socialista (Bieg do Fragalà "Corsa a Fragalà", 1951, sulle [...] ; trad. it. 1984) e Sen Azrila (1975; trad. it. Il sogno di Asril, 1984), il processo di perdita d'identità degli Ebrei della diaspora. Tra gli altri suoi romanzi si ricordano Przybysz z Narbony (1978; trad. it. L'uomo venuto da Narbona, 1985), sull ...
Leggi Tutto
Uomo politico tedesco (Saarbrücken 1911 - Torino 1952); nel partito nazista dal 1933, entrò (1934) nell'SD (Servizio informazioni e di sicurezza interna). Capo (1939) dell'ufficio di controspionaggio interno, [...] , verso la fine del conflitto tentò, d'accordo con H. Himmler, di negoziare con gli Alleati una pace di compromesso e la liberazione dei prigionieri ebrei. Condannato a Norimberga a sei anni di detenzione per crimini di guerra, nel 1950 fu graziato. ...
Leggi Tutto
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...