PISA, da
Alessandra Veronese
PISA, da. – I da Pisa traggono origine da due banchieri perugini, Matassia di Sabato e suo figlio Vitale, attivi con certezza almeno dal 1393 nella città toscana (dove a [...] 1894-1906, Milano 1974; Id., Banca e industria in Italia dalla crisi del 1907 all’agosto 1914, Milano 1982; P.M. Lonardo, Gli ebrei a Pisa sino alla fine del secolo XV, Bologna 1982, già in Studi storici, VII (1898), VIII (1899); M. Luzzati, La casa ...
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Visionario (sec. 16º); provenendo dall'Inghilterra, vagò (1554) per la Svizzera (Berna, Basilea, Zurigo, Ginevra) proclamando d'aver avuto una visione celeste che gli imponeva di predicare la concordia [...] fra tutti i cristiani divisi dalla Riforma, e la prossima conversione di musulmani ed ebrei al cattolicesimo. Cacciato dalla Svizzera, scomparve. ...
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Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] sino al punto di destituire Reginald Pole, suo legato, e deferirlo all'Inquisizione (1556). Particolarmente rigido nei confronti degli Ebrei, ordinò il rogo del Talmud nel 1553; nel 1555 con la bolla Cum nimis absurdum impose l'istituzione dei ghetti ...
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Pittore e incisore (n. Murano 1458 - m. 1531). Discendente da una famiglia di maestri vetrai, firmò la parte inferiore della vetrata del transetto dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia (1473). I dipinti rivelano [...] la sua formazione presso A. Vivarini (Lotta degli Ebrei contro gli Amalaciti, Pavia, museo Malaspina; Strage degli innocenti, Londra, National Gallery) e lo stretto contatto con Giovanni Bellini, di cui fu aiuto nella decorazione della sala del ...
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Uomo politico inglese (Dublino 1880 - Il Cairo 1944). Deputato conservatore (1907-31), ministro dell'Agricoltura (1925-29), fu ministro delle Colonie e leader alla camera dei Lord per il governo di coalizione [...] (1941), infine (1944) ministro residente nel Medio Oriente. Fu assassinato da nazionalisti ebrei della banda Stern. ...
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Hitler, Adolf
Massimo L. Salvadori
Il più tragico esempio di tirannide moderna
Adolf Hitler è stato tra le maggiori figure del Novecento. Fu al potere in Germania per soli dodici anni, dal 1933 al 1945, [...] di infiammare gli ascoltatori con i suoi discorsi che esortavano al riscatto nazionale contro i liberali, i democratici, i socialisti, gli ebrei, accusati di aver venduto la patria alle potenze vincitrici. Tra l'8 e il 9 novembre 1923 col generale E ...
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Teologo anglicano (Bocton presso Blean, Kent, 1630 - Cambridge 1693), autore di una Dissertatio de Urim et Thummim (1669) e di un'opera De legibus Hebraeorum ritualibus et earum rationibus libri tres (1685), [...] in cui cercò di stabilire i rapporti tra gli usi rituali degli Ebrei e quelli di altri popoli semitici. Ebbe atteggiamenti che spinsero molti a combatterlo come eterodosso. ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] la presenza nella sinagoga tedesca di Roma di una copia del commento di Abrāhām Ibn ‛Ezrā al Pentateuco facendo imprigionare diversi ebrei e facendo comminare a quella comunità una multa di 1.000 scudi.
Oltre che di vere e proprie revisioni di libri ...
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DINA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 24 apr. 1824 da Raffaele e Regina Vitta, secondogenito di quattro figli: Stella, primogenita, Emilio e Giuseppe. La famiglia faceva parte della [...] settembre alla breccia di Porta Pia, a cura di G. Sardo, Palermo 1969, ad Indicem; A. M. Canepa, L'atteggiamento degli ebrei italiani davanti alla loro seconda emancipazione. Premesse e analisi, in Rass. mensile d'Israele, s. 3, XLIII (1977), pp. 433 ...
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ACUÑA, Ferrante de
Francesco Giunta
Nato nel 1453 dalla famiglia castigliana dei conti di Buendia, all'età di trentacinque anni venne nominato, da Ferdinando il Cattolico, viceré di Sicilia (1488). [...] e dar tempo a coloro che dovevano esulare di prepararsi a partire. Cominciò col porre sotto la sua protezione tutti gli Ebrei del Regno, proibendo che si procedesse in via giudiziaria contro di essi; soltanto il 18 giugno ordinava loro di lasciare la ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...