Veste caratteristica dell'Africa settentrionale a occidente dell'Egitto, che si porta sopra tutte le altre vesti ed è comune (salvo lievissime varietà) a uomini e donne, a musulmani e a ebrei locali. È [...] null'altro che una lunga pezza di stoffa rettangolare, bianca, senza cuciture, in Tripolitania della lunghezza da 4,60 a 5 metri e della larghezza da 1,40 a 1,50, con la quale il corpo resta avviluppato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre i catari sono ormai scomparsi, l’Inquisizione amplia il suo interesse verso dissidenti [...] dei condannati cresce a metà del secolo per poi dilagare nel corso del Cinquecento e del Seicento. Ormai ai nemici interni l’ebreo e l’eretico sono aggiunti le streghe e gli stregoni.
La credenza nella stregoneria e nel sabba, tra i fenomeni più ...
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Semitista italiano (Roma 1931 - ivi 2017), prof. a Napoli, Pisa (Scuola normale) e Roma, socio naz. dei Lincei (1990). Ha studiato le lingue semitiche da un punto di vista storico comparativo e i diversi [...] aspetti della cultura di Fenici, Ebrei e Arabi preislamici; ha inoltre affrontato con una nuova metodologia i problemi della filologia biblica. Tra le opere: Il semitico di nord-ovest (1960); Le lingue semitiche (1972); Storia e problemi dell' ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] 22-23), secondo la quale Aram progenitore degli Aramei è figlio di Sem e quindi prozio di Eber progenitore degli Ebrei, quanto dalla lista genealogica di Genesi, XXII, 21, indipendente dalla "Tavola", secondo la quale le 12 tribù aramaiche (il numero ...
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sinedrio Presso gli antichi Greci, la riunione dei rappresentanti di leghe sacrali o politiche nazionali. In particolare ad Atene, il collegio costituito da un magistrato (arconte eponimo; arconte re e [...] polemarco) e i suoi assessori (πάρεδροι).
Supremo consiglio degli Ebrei al tempo dell’occupazione romana della Palestina. Appare nelle fonti solo in epoca romana, ma è probabile che il senato attestato con il nome di γερουσία fin dall’età ellenistica ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] Ḥ. naturalmente colpiscono duramente anche gli atteggiamenti razzisti del governo israeliano sia nei confronti degli Arabi sia verso gli Ebrei immigrati dai paesi asiatici e africani. Il romanzo è stato anche tradotto in ebraico con il titolo Ha'op ...
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ARCA DELL'ALLEANZA (ebraico ărōn ha-bĕrīt)
G. Garbini
L. Rocchetti
G. Garbini
L. Rocchetti
Oggetto dell'antico culto ebraico, istituito, secondo l'Antico Testamento (Esodo, xxv, 10), da Mosè per volere [...] divino.
L'A. accompagnò gli Ebrei durante la loro permanenza nel deserto e, quando le tribù israelitiche giunsero nella terra di Canaan, dopo un periodo di sosta a Ghilgal, ebbe stabile sede in Silo. Dopo varie vicende - fu persino catturata dai ...
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In età ellenistica (3°-1° sec. a.C.), l’organizzazione speciale data nelle grandi città nuove agli stranieri protetti, che avevano propri capi e assemblee e godevano di una certa autonomia religiosa e [...] amministrativa. Nell’Egitto tolemaico vi erano p. di Ebrei, Cretesi, Beoti ecc.; persero poi l’originario carattere etnico per la naturalizzazione di individui appartenenti a diversa nazionalità, forse a scopo militare. ...
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STANISŁAWÓW (A. T., 51-52)
Riccardo Riccardi
Città della Polonia meridionale, capoluogo di voivodato, situata nella fertile pianura del Pokucie a circa 250 m. s. m., tra la Bystrzyca Sołotwińska e la [...] 475.954 abitanti (87,3 per kmq.), in prevalenza Ruteni (66,7%); i Polacchi costituiscono il 20%, e il resto è dato da Ebrei (6,7%), Romeni e altri. L'occupazione principale della popolazione è l'agricoltura, alla quale si dedica il 77% degli abitanti ...
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POLÁČEK, Karel
Angelo Maria RIPELLINO
Scrittore ebreo boemo, nato il 22 marzo 1892 a Rychnov nad Kněžnou, morto il 19 ottobre 1944 nel campo di Oświęcim (Polonia).
In racconti e romanzi egli tratteggiò [...] il mondo di modesti impiegati, miseri ebrei, giocatori di carte, sfaccendati e ragazze della periferia praghese, traendo effetti comici dal colorito lessicale della parlata di questi ambienti: Povídky pana Kočkodana (Racconti del signor K., 1922); ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...