Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] legata a quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. ...
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Scrittore polacco (n. presso Brody 1797 - m. Dresda 1863). Nel suo capolavoro, il dramma Karpaccy Górale ("I montanari dei Carpazî", 1843), si erge a difensore degli oppressi. Meno riuscite sono le sue [...] commedie di costumi e caratteri (Źydzi "Gli Ebrei", 1843) e i romanzi che ritraggono, talvolta con acuto spirito di osservazione, la vita della nobiltà (Spekulant, 1846; Krewni "I parenti", 1857). ...
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Linguista e semitista francese (Parigi 1884 - Viroflay 1974). Allievo di A. Meillet (insieme al quale curò Les langues du monde, 1924, 2a ed. 1952), dal 1904 si dedicò alle lingue semitiche e, dopo una [...] tesi sull'arabo degli ebrei di Algeri (1912), passò alle lingue etiopiche, di cui divenne uno dei massimi specialisti (Traité de langue amharique, 1936); oltre che della comparazione camito-semitica (Le système verbal sémitique et l'expression du ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] , 318-319, 412, 416.
195. E. Vitale, Introduzione, p. XXXIX.
196. Ibid., pp. XXXIX-XL n. 3.
197. B. Arbel, Venezia, gli ebrei, pp. 177 ss.; Alberto Tenenti, Francia, Venezia e la Sacra Lega, in Il Mediterraneo nella seconda metà del '500 alla luce di ...
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MEDICI, Paolo Sebastiano
Lisa Saracco
– Nacque a Livorno il 30 luglio 1671 da Elisad (Alessandro) Leone e da Rosa; dei due si ignora il cognome. Alla nascita ricevette il nome di Moisè. Dei genitori, [...] in questo caso della traduzione in italiano dell’opera latina del gesuita J. Eder in cui si narravano le vicende di un ebreo dodicenne di Praga ucciso dal padre per la sua intenzione di farsi cristiano, introducendo il tema del martirio per la fede e ...
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BEER, Elia
Attilio Milano
Figlio di Sabato da Fermo, visse tra gli ultimi decenni del Trecento e gli inizi della seconda metà del Quattrocento; la sua fama è legata, oltre che alla sua straordinaria [...] per lui, per i suoi parenti e per i suoi congiunti dall'obbligo di portare sugli abiti il segno distintivo imposto agli ebrei, la facoltà di portare con sé armi, la completa esenzione fiscale sia per le tasse dovute dal B. come cittadino romano, sia ...
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ABARBANEL, Samuele
Alfredo Ravenna
Figlio di Isacco e fratello di Leone Ebreo, nacque a Lisbona nel 1473. Da giovane risiedette per qualche anno, per ragioni di studio, a Salonicco. Stabilitosi a Napoli, [...] .: S.H. Margulies, La famiglia Abarbanel in Italia, in Riv. israelitica, III (1906), pp. 96-102; G. Paladino, Privilegi concessi agli Ebrei dal viceré D. Pietro di Toledo (1535-36), in Arch. stor. per le prov. napol., XXXVIII (1913), pp. 625, 626; N ...
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Feit
Feit Walter (Vienna 1930 - Branford, Connecticut, 2004) matematico statunitense di origini austriache. Di famiglia ebrea, nel 1939 lasciò Vienna con l’ultimo dei treni dell’operazione Kindertransport [...] con cui il Regno Unito accolse quasi diecimila bambini ebrei che vivevano nella Germania nazista o nei paesi da essa occupati. Rimase a Londra pochi giorni perché nel frattempo il governo britannico aveva ordinato l’evacuazione di tutti i bambini ...
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. La calunnia è il fatto di colui che scientemente, con denuncia o querela diretta all'autorità giudiziaria, incolpa di un reato taluno che egli sa essere innocente. La calunnia era punita presso gli Ebrei [...] e gli Egizi con la stessa pena che si sarebbe dovuta applicare o si era applicata all'ingiustamente accusato. Apprendiamo da Plutarco che, in Grecia, i calunniatori di Focione furono tutti condannati a ...
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SACERDOTI, Angelo (Raffaele Vittorio; in ebraico Mordekhai Refael Chaim ha-Kohen). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1886 (secondo il calendario ebraico, 27 Adar 5646)
David Gianfranco Di Segni
da David [...] anni 1922-1935, in La Rassegna Mensile di Israel, LXXIX (2013), 1-3, pp. 93-105; D.G. Di Segni, A. S., «il reggitore» degli ebrei d’Italia: la vita, gli studi e la nomina a rabbino capo di Roma, ibid., pp. 47-69; A.M. Piattelli, A. S.: la Federazione ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...