MICHELE II il Balbo, imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Nato in Amorio, nella Frigia, da genitori poveri, non ebbe, da giovane, alcuna istruzione: tanto che appena sapeva scrivere. Pare che frequentasse [...] e Pauliciani, allora assai numerosi in Frigia. Michele Siro lo dice financo ebreo, ma la notizia non è attendibile. Entrato nell'esercito si distinse per il suo valore e fu da Leone V elevato a patrizio e nominato conte degli escubitori (guardia ...
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MOSCATI, Sabatino
Marcello Barbanera
– Nacque a Roma il 22 novembre 1922, da Giuseppe e da Lida Sadun.
Impossibilitato ad accedere all’università statale a causa delle leggi discriminatorie verso gli [...] ebrei, conseguì la licenza del Pontificio istituto biblico nel 1943, laureandosi nel 1945 con una tesi in cui ebbe relatore Francesco Gabrieli. Quest’ultimo, il gesuita tedesco Alfred Pohl, assirologo del Pontificio istituto, Giorgio Levi Della Vida ...
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Levi (Levì)
Angelo Penna
Figlio del patriarca Giacobbe (Gen. 29, 34); alla tribù, che prese il suo nome perché composta dai suoi discendenti, fu riservato l'esercizio del sacerdozio fra gli Ebrei.
Almeno [...] in teoria il primogenito dei discendenti nella linea del primogenito di L. (Num. 18, 1 ss.; I Paral. 24, 1 ss.; ma poi si passò a discendenti del secondogenito, cfr. III Reg. 2, 26-35) era sommo sacerdote; ...
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Nome dato dal 12° sec. ai mercanti italiani in genere, benché fossero prevalentemente piemontesi e toscani. Prima impegnati nelle fiere delle Fiandre, del Brabante o della Borgogna, divennero poi banchieri. [...] Si sostituirono agli Ebrei come prestatori; finanziarono sovrani e nobili, ma anche le classi inferiori. Lo sviluppo della loro potenza, iniziato con le crociate, raggiunse il culmine nel 14° sec.; decadde poi per le mutate esigenze economiche dell’ ...
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Ashkĕnaz Nella Bibbia, nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria (forse gli Ascani di Frigia). Nel giudaismo medievale fu identificata con la Germania: di qui il termine Ashkenaziti per [...] indicare gli Ebrei dell’Europa centrale e orientale che in Germania ebbero il loro centro di diffusione; si contraddistinguono per alcune pratiche rituali, nella pronunzia dell’ebraico e nel formulario liturgico. ...
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(gr. ᾿Ασσούηρος) Nome di un personaggio biblico menzionato in Ester, Esdra, Tobia e Daniele. Nell’A. di Ester ed Esdra è da ravvisare forse Serse I di Persia, i cui rapporti con gli Ebrei sono descritti [...] nel libro di Ester. L’A. di Tobia è Ciassare di Media, incerta è l’identità di quello di Daniele ...
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LEWIS, Jerry
Giovanni Grazzini
(pseud. di Levitch, Joseph)
Attore e regista statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926 da un attore di varietà e da una pianista, entrambi ebrei, e come [...] tali eredi di una comicità che aveva le sue radici nell'antica tradizione yddish. Dopo qualche breve apparizione sul palcoscenico già da bambino, a 15 anni fu espulso dal collegio per avere percosso un'insegnante ...
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BONDAVIN, Boniudas (o Bonjusas)
Attilio Milano
Medico ebreo vissuto tra la fine del Trecento e il principio del Quattrocento. Dal 1381 al 1389 esercitò la sua professione a Marsiglia; poi, nel 1390, [...] Alghero, roccaforte della signoria aragonese nell'isola e testa di ponte per gli scambi fra Sardegna e Spagna, gli Ebrei godevano di privilegi maggiori che in ogni altra parte dell'isola e di una situazione economica particolarmente florida. Quanto ...
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(gr. Πεντάτευχος) Nella versione greca dei Settanta e quindi nella Vulgata, la prima parte dell’Antico Testamento; i 5 libri che la costituiscono sono designati con i nomi di Genesi, Esodo, Levitico, [...] Numeri, Deuteronomio. Gli Ebrei chiamano il P. Tōrāh (termine che propriamente significa «insegnamento», poi inteso come «Legge» per influsso della traduzione che i Settanta fanno di Tōrāh con il gr. νόμος), e danno ai 5 libri nomi diversi. Il P. ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] di quelle arabe. Durante il Rinascimento, dominato dalla figura di J. Reuchlin maestro di ebraico, alla scuola di maestri ebrei (Eliah ha-Levi, Obadia Sforno) si formano studiosi anche in Italia, mentre la parentela linguistica viene estesa al caldeo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...