SEPPILLI, Giuseppe
Carmela Morabito
SEPPILLI, Giuseppe. – Nacque ad Ancona il 10 dicembre 1851 da Michele e da Giuditta Beer.
Di famiglia ebraica (ad Ancona risiedeva una vecchia comunità di ebrei sefarditi), [...] nel 1877 si laureò in medicina a Bologna, alla scuola del noto clinico Augusto Murri, e fu fra gli allievi di Augusto Tamburini. Lavorò a lungo presso il frenocomio S. Lazzaro di Reggio Emilia, e fu uno ...
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SAFED (Ṣafad; A. T.; 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Cittadina della Palestina, la principale dell'alta Galilea, situata a 835 m. di altezza su una collina assai isolata, che guarda da lontano [...] seguito di guarnigione turca, fu occupata nel 1799 dalle truppe di Napoleone.
Nel sec. XVI si rifugiarono a Safed numerosi Ebrei specialmente d'origine polacca e spagnola che la resero celebre per il movimento dello studio della Cabala. Nel 1563 vi ...
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. Città della Romania, capoluogo del dipartimento di Tutova, posta a 76 m. s. m., sulla riva destra del fiume Bârlad. I suoi abitanti (nel 1920: 25.000), per un quarto Ebrei, sono dediti in massima parte [...] al commercio dei cereali, e a qualche piccola industria (fabbriche di saponi, di candele, molini, distillerie). Ogni anno vi si tiene una grande fiera di cavalli, molto frequentata. Bârlad è stazione sulla ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] sull’ebraismo italiano. In memoria di Cecil Roth, a cura di E. Toaff, Roma 1974, pp. 281-304; La rinascita spirituale degli ebrei italiani nei primi decenni del secolo, in La rassegna mensile di Israel, s. 3, 1981, vol. 47, n. 7-12, monografico, pp ...
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UZIEL, Enrico
Eva Cecchinato
UZIEL, Enrico. – Nacque a Venezia il 13 ottobre 1842 da Aronne, commerciante, e da Stella Malta.
La famiglia apparteneva a quella comunità ebraica veneziana che nel 1848-49 [...] Torino 1913, p. 216; C. Agrati, I Mille nella storia e nella leggenda, Milano 1933, pp. 283, 495; S. Foà, Gli ebrei nel Risorgimento italiano, Roma 1978, p. 68; A. Tamborra, Garibaldi e l’Europa. Impegno militare e prospettive politiche, Roma 1983, p ...
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Ester
Protagonista dell’omonimo libro della Bibbia. Ebrea esule a Babilonia, divenne concubina del re e fu da lui eletta regina. Ottenne l’abrogazione di un decreto di strage contro gli ebrei di Persia [...] richiesto dal ministro Aman. Alla storia di E. si fa risalire l’origine della festa ebraica di Purim. A causa delle molte inesattezze e incongruenze la critica moderna ha contestato la storicità del racconto: ...
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hǎlākāh L’insieme delle norme giuridiche della dottrina tradizionale giudaica. L’ordinamento sistematico delle sue norme ha avuto compimento nella mishnāh (➔) e più tardi ancora nel Talmūd (➔) e nella [...] letteratura giuridica dei dottori ebrei. ...
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SEM (ebraico Shīm "nome, rinomanza")
Giuseppe Ricciotti
presentato dalla Bibbia, insieme con Cam e Iafet, quale figlio di Noè e suo primogenito (Genesi, V, 32). Avendo mostrato riverenza per suo padre [...] Jahvè Dio di Sem: sia Canaan servo di lui!" (Gen., IX, 26), ove Canaan è sostituito a Cam e Jahvè, Dio degli Ebrei, appare come Dio di Sem. Conforme all'indole della cronologia biblica patriarcale, S. morì a 600 anni.
I discendenti di Sem sono ...
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Personaggio del dramma Mercante di Venezia di W. Shakespeare.
Figura di ebreo usuraio corrispondente a uno stereotipo antisemita tradizionale ampiamente condiviso in epoca elisabettiana, che tuttavia, [...] sociologicamente e in qualche modo umanizzata. I tre motivi dell'avidità di denaro, dell'affetto per la figlia, dell'orgoglio di essere ebreo, s'intrecciano in Shylock in maniera complessa, e la sua figura appare insieme grottesca e tragica. ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua [...] Il vocabolo Allāh entra come secondo componente nella formazione di nomi personali (in parte usati anche da cristiani ed ebrei); allora i Turchi, i Persiani, gli Afghāni e gl'Indiani sogliono pronunziarlo Ullāh, dando, cioé, alla sua sillaba iniziale ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...