Thalberg, Irving G.
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 30 maggio 1899 da genitori ebrei tedeschi e morto a Hollywood il 14 settembre 1936. Geniale e allo stesso [...] tempo ossessivo controllore del processo produttivo, il suo fascino contraddittorio fu tale da ispirare il romanzo incompiuto di F. S. Fitzgerald The last tycoon, e la figura del produttore nell'intenso ...
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Nome di popolazioni che abitarono in Canaan (➔). Più comunemente, s’intendono con questo nome le genti che precedettero gli Ebrei in Palestina. La loro storia e cultura si possono ricostruire attraverso [...] le iscrizioni e le notizie forniteci dagli Egiziani, dai Babilonesi e Assiri. I C., organizzati in comunità cittadine (tra cui spicca Ugarit ➔), non raggiunsero mai la totale unità e indipendenza politica. ...
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LEWALD, Fanny, maritata Stahr
Lavinia Mazzucchetti
Scrittrice tedesca, nata il 24 marzo 1811 a Königsberg da una famiglia di commercianti ebrei, morta a Dresda il 5 agosto 1889. Autrice di una diffusa [...] e liberale piuttosto che non dallo spirito ebraico, benché proprio alla tesi della necessaria tolleranza e assimilazione fra Tedeschi ed Ebrei abbia dedicato poi il più notevole dei suoi romanzi (Jenny, 1843). Non seppe sempre dominare col freno dell ...
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BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] "Israel et l'Humanité" di E. B., in Rass. mensile di Israël, XXII, 2 (5716-1956), pp. 65-71; A. Milano, Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963, pp. 373, 621; Y. Colombo, Una lettera inedita di E. B. al rabbino Laide Tedesco, in Rass. mensile di ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni. ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, Tel Aviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] Comandò dal 1941 uno speciale ufficio cui fu assegnato il compito di individuare, deportare e sterminare gli ebrei, gli zingari e altri nemici del Reich. Dopo la fine della guerra fuggì in Siria (1948), poi in Argentina (1950), ove fu catturato da ...
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ZABULON (ebraico Zĕbūlūn, LXX Ζαβουλών)
Giuseppe Ricciotti
Uno dei dodici figli di Giacobbe, e capostipite dell'omonima tribù degli Ebrei.
In Genesi, XXX, 20, il suo nome è messo in relazione con i verbi [...] zābad "donare" e zābal "abitare (?)": ma si tratta di un'etimologia popolare, quali occorrono frequentemente nella Bibbia, e il vero significato originario del nome è ignoto.
Del personaggio non si sa ...
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Bund
Forma abbreviata che indica il movimento socialista ebraico Algemeiner Jidisher Arbeterbund in Lite, Poilen un Russland (Federazione generale dei lavoratori ebrei in Lituania, Polonia e Russia). [...] e proprio movimento politico. Avverso al sionismo, il B. si batteva per la cultura yiddish e per i diritti degli operai ebrei nell’Europa orientale. Mentre in Russia, nel 1921, confluì nel Partito bolscevico, in Polonia il B. continuò a esercitare un ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.). Console designato (38), seguì Antonio in Asia; governatore (38) della Siria, combatté gli Ebrei e conquistò Gerusalemme (37), celebrando il trionfo (34). Console (32), [...] combatté contro Ottaviano anche nella battaglia di Azio; fu poi fatto prigioniero, ma venne graziato. Ricostruì a Roma, presso il teatro di Marcello, il tempio di Apollo detto perciò dal suo nome Sosiano ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] a quelli perpetrati da Pol Pot in Cambogia e da Idi Amin in Uganda. In secondo luogo, per Nolte lo sterminio degli Ebrei europei a opera del n. non solo è paragonabile ma è anche causalmente connesso all'uccisione di massa dei kulaki ordinata da ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...