SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] e del popolo musulmano, malcontenti sempre più della scarsa ortodossia dei principi, dei legami da essi contratti con i reso più stretti i suoi rapporti con gli Arabi e con gli ebrei e avendole permesso l'acquisto di territorî di gran lunga più ...
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Vedi Spagna dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Spagna è stata un fiorente impero coloniale tra il Sedicesimo e il Diciassettesimo secolo (il cosiddetto Siglo de oro): possedeva numerose colonie soprattutto nell’America meridionale, dove l’eredità culturale iberica è tuttora viva e la lingua ... ...
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Libera D'Alessandro
Ilenia Rossini
Paola Gregory
Simone Cattaneo
Luigi Abiusi
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Bibliografia. Storia. Bibliografia. Architettura. Bibliografia. Letteratura. La produzione poetica. Letteratura basca. Letteratura catalana. Letteratura galega. ... ...
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La Spagna è stata un fiorente impero coloniale tra il Sedicesimo e il Diciassettesimo secolo (il cosiddetto Siglo de oro): possedeva numerose colonie soprattutto nell’America meridionale, dove l’eredità culturale iberica è tuttora viva e la lingua ... ...
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La Spagna è stata un fiorente impero coloniale tra il 16° e il 17° secolo (il cosiddetto Siglo de oro): possedeva numerose colonie soprattutto nell’America meridionale, dove tuttora l’eredità culturale iberica è viva e la lingua spagnola, fra ... ...
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Raffaele Ruggiero
Walter Ghia
di Raffaele Ruggiero
L’attenzione di M. per le vicende spagnole si muove lungo due filoni principali: l’affermarsi della S. come monarchia nazionale unitaria e potenza europea di primo piano, e i risvolti italiani dell’antagonismo franco-spagnolo. Quest’ultimo aspetto ... ...
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Fiorente impero coloniale tra il 16° e il 17° secolo (il cosiddetto Siglo de oro), la Spagna possedeva numerose colonie situate prevalentemente nell’America centrale e meridionale, dove tuttora è presente l’eredità culturale iberica ed è diffusa ... ...
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Fiorente impero coloniale tra il 16° e il 17° secolo (il cosiddetto Siglo de oro), la Spagna possedeva numerose colonie situate prevalentemente nell’America centrale e meridionale, dove tuttora è presente l’eredità culturale iberica ed è diffusa ... ...
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Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza di fenici a Tartesso e la fondazione fenicia di Gades risalgono forse al 1100 a.C. ca. (secondo calcoli ... ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi delle Baleari nel Mediterraneo e delle Canarie nell’Atlantico ... ...
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Katia Di Tommaso
Terre alte e regioni antiche
La Spagna è uno dei grandi paesi che hanno fatto la storia del mondo. Oggi, dopo un lungo isolamento, si ripresenta sulla scena internazionale, più ricca ed equilibrata, attraente e ordinata, membro autorevole e importante dell’Unione europea, in rapida ... ...
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera invalicabile per circa quarant'anni), ma si è distinta, nella seconda metà del 20° sec., per entità ... ...
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"La soberanía nacional reside en
el pueblo español, del que
emanan los poderes del Estado"
(Costituzione spagnola, art. 1)
Un anno di rottura
di Alfonso Botti
14 marzo
Nelle elezioni legislative il Partito socialista di José Luis Rodríguez Zapatero supera il Partito popolare di quasi 5 punti percentuali. ... ...
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Spagna
Piergiorgio Landini e Francesca Socrate
'
(XXXII, p. 169; App. I, p. 1011; II, ii, p. 868; III, ii, p. 782; IV, iii, p. 379; V, v, p. 65)
Ambiente e geografia umana ed economica
di Piergiorgio Landini
Ambiente
Urbanesimo e sviluppo economico hanno in larga misura compromesso il patrimonio ... ...
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R. Sanchez Ameijeiras
A.M. Balaguer
M. Crusafont i Sabater
(spagnolo España)
Stato dell'Europa occidentale, il cui nome proviene dal lat. Hispania, con il quale i Romani indicarono il territorio della penisola iberica, da loro conquistata nel 19 a.C., che la S. occupa per la maggior parte.La cristianizzazione ... ...
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Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, p. 169; App. I, p. 1011; II, II, p. 868; III, II, p. 782; IV, III, p. 379)
In applicazione della Costituzione ... ...
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(XXXII, p. 169; App. II, 11, p. 868; III, 11, p. 782)
Carmelo Formica
Marco Villani
Aldo Albonico
Carmelo Samonà
Eugenia Schneider Equini
Vicente Aguilera Cerni
Il censimento demografico del 1970 ha rilevato una popolazione di 33.823.918 ab., con un incremento di circa 3.500.000 unità, pari all'11,7% ... ...
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(Ispagna)
Filippo Brancucci
Joaquín Arce
D. indica genericamente la penisola iberica come quella parte ove surge ad aprire / Zefiro dolce le novelle fronde / di che si vede Europa rivestire (Pd XII 46-48); inoltre usa il termine Spagna in If XXVI 103, Pd VI 84, XIX 125 e Ispagna in Pg XVIII 102, ... ...
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(XXXII, p. 196; App. II, 11, p. 868)
Gaetano FERRO
Francesco CATALUCCIO
Carmelo SAMONA'
Caratteristico dell'ultimo decennio è stato un deciso sviluppo economico del paese, che ha potuto sanare le profonde ferite in esso aperte dalla guerra civile ed ha altresì cercato di superare le condizioni ... ...
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(XXXII, p. 196)
Mario DI LORENZO
Ettore DE ZUANI
Blas TARACENA
Bruna FORLATI TAMARO
Ettore DE ZUANI
Popolazione (p. 203). - Il censimento del dicembre 1940 rilevò una popolazione complessiva di 25.877.971 ab. (dens. 51,3). Un calcolo anagrafico del luglio 1947 ha dato 27.552.484 ab. (dens. 55). ... ...
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(XXXII, p. 196)
Guido GIGLI
Alberto BALDINI
Storia (p. 217).
Primo de Rivera, pieno di energia e di buon volere ma impari al gravoso compito, senza una vera base politica nel paese, e in ultimo abbandonato anche dal re, che chiese le dimissioni del dittatore, lasciava il potere il 28 gennaio 1930. ... ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] Romeni (284 mila), concentrati essenzialmente nella parte SO. Quanto agli Ebrei, che superavano i 2,6 milioni di persone nel 1926, persecuzioni mosse contro la musica profana da parte della chiesa ortodossa, già in tempi assai lontani ci si occupò di ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] .
Secondo dati stimati (1932) la divisione della popolazione secondo la religione è la seguente: cattolici, 74,9%; ortodossi, 12,5%; ebrei, 9,6%; protestanti, 2,7%; altri, 0,3%.
Ordinamento scolastico. - Tutto ciò che si riferisce all'organizzazione ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Questa seconda parola è passata nell'uso comune degli Ebrei di lingua greca per mdicare tanto una loro comunità locale avversione al papato, e alla cui memoria anche i cattolici più ortodossi s'inchinano.
Vani sforzi per la crociata. - La lotta ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] dell'unione, ma è ben difficile farne un computo esatto.
Gli Ebrei, in numero di 750.000, rappresentano uno dei rari elementi che religiosa e l'uguaglianza dei culti; ma la chiesa ortodossa è detta "dominante". Il suo clero, come quello cattolico ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] di S. Michele, ecc., e altri punti; scrisse anche contro ebrei e stefaniti. Grazie a tutto ciò la chiesa abissina ebbe per fondamentale differenza fra la chiesa abissina e la chiesa russa ortodossa, differenza negata per scopi politici da chi, a tal ...
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Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] .000 protestanti aderenti ad altre confessioni e 60.000 ortodossi organizzati nell'arcivescovato di Viipuri. I cattolici, che i 2000. Uguale numero, a un dipresso, è dato dagli ebrei.
Finanze. - I principali cespiti di entrata della Finlandia erano ...
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Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry Merryman
Internazionalismo politico
sommario: 1. Introduzione. 2. L'internazionalizzazione: [...] sulla terra dei suoi padri, la maggior parte degli altri Ebrei, che continuano a vivere nei paesi ai quali si sono Riforma; in seguito, si sono loro associate le Chiese ortodosse. Oggi il Consiglio Ecumenico delle Chiese raggruppa qualche centinaio ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] della Scuola filosofica di Atene. Per quel che riguarda gli ebrei ne tollerò i culti, ma ridusse i loro diritti di fazioni, quella dei Verdi (monofisiti) e quella degli Azzurri (ortodossi nel campo della religione), che avevano preso il nome dai ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° febbraio 1999, p....