Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] per designare quel gruppo di tribù del Vicino Oriente antico apparse nella seconda metà del 2° millennio a.C. in Palestina, costituitesi quindi in unità politica e religiosa. Il gruppo settentrionale chiamava ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] al tramonto dello Stato totalitario.
La vita
Cesare Vivante, nato a Venezia il 6 gennaio del 1855 da famiglia di origine ebrea e dedita al commercio, si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova. A ventisette anni vince il concorso per ...
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BONIFACIO, Baldassarre
Lovanio Rossi
Nacque a Crema il 5 genn. 1585 dal giurista rodigino, ivi assessore Bonifacio, e da Paola Corniani, pure proveniente da famiglia di giureconsulti. Gli furono fratelli [...] Venezia 1620. Aveva anche sostenuto, in termini cortesi, una disputa, dottrinalmente scolastica su materia religiosa, con la ebrea veneziana Sara Coppio Sullam, indirizzandole il discorso Dell'immortalità dell'anima, Venezia 1621, e replicando con la ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] sempre più dal fascismo. Profondamente turbato dalle leggi razziali (che rischiarono di privarlo della cattedra, come figlio di madre ebrea) e sempre più scettico circa le attitudini "restaurative" del regime, già allo scoppio della guerra egli aveva ...
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MELS, Paolo
Elena Bonora
MELS (Melso), Paolo (al secolo Giovanni). – Nacque a Udine nel 1500 da Odorico, dei signori di Mels e di Colloredo, e da Tranquilla di Castello, entrambi appartenenti alla nobiltà [...] quindicenne, intento a giocare a palla, il M. avesse, «irato animo», brutalmente percosso con pugni e calci una donna ebrea incinta, che perse il bambino in seguito all’aggressione. In un’altra occasione, girovagando armato di spada con altri due ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] rappresentato una "insolita strada della mobilità sociale" (v. Bell, 1960) per generazioni successive di immigrati di origine italiana, ebrea e irlandese che hanno trovato chiuse le strade legali dell'ascesa sociale. F. Ianni ha sostenuto inoltre che ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] nel processo di canonizzazione) fu l'avere proibito il matrimonio di una donna ebrea erede unica di un ingente patrimonio: la madre l'avrebbe voluta sposata con un ebreo di Mantova, ma per impedire la fuoruscita di capitali dalla città e dallo ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] chiaramente sottolineato come questa "storia profana" non riguardasse né la condizione adamitica antediluviana né la nazione ebrea, e quindi potesse perfettamente conciliarsi con la tradizione scritturale. La Risposta si concludeva quasi sul piano ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] del Guarini: v. Oechslin, 1970, pp. 581 s.), l'"orden Atlantico", il "Mosaico" (che sarebbe stato inventato da una setta ebrea) e il "Paranymphico".
Ma il nucleo della teoria architettonica del C. è la pur breve discussione dell'"architectura obliqua ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] di mediazione: tra l'industria e i riformatori, tra la mentalità wasp benpensante e quella cattolica (ed ebrea) delle forze sociali emergenti. Esso interveniva a sostegno di standard ideologici duramente messi alla prova dalla Grande depressione ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...