Simon, Neil (propr. Marvin Neil)
Marzia G. Lea Pacella
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 4 luglio 1927. A partire dagli anni Sessanta, è stato uno degli autori che ha riscosso [...] 1977; Goodbye amore mio!) e l'anno successivo per California suite (1978).
Figlio di un commesso viaggiatore di famiglia ebrea, S. frequentò per due anni la New York University, concludendo gli studi all'università di Denver prima di venire arruolato ...
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Goodfellas
Giacomo Manzoli
(USA 1990, Quei bravi ragazzi, 145m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler per Warner Bros.; soggetto: dal romanzo Wiseguy: Life in a Mafia Family di Nicholas [...] sempre più fruttuosi, muovendosi in una zona di confine fra la fedeltà alle 'famiglie' e l'iniziativa personale. Con la donna ebrea che nel frattempo ha sposato le cose procedono a meraviglia, finché i nodi vengono al pettine uno dopo l'altro. Henry ...
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Kosma, Joseph (propr. Jozsef)
Ermanno Comuzio
Compositore ungherese, naturalizzato francese, nato a Budapest il 22 ottobre 1905 e morto a Parigi il 7 agosto 1969. Dopo aver intrapreso l'attività di compositore [...] ou la clé des songes diretto da Marcel Carné fu premiata al Festival di Cannes del 1951.
Di famiglia ebrea, K. iniziò da adolescente, a Budapest, a suonare il pianoforte accompagnando film muti, mentre frequentava il Conservatorio. Diplomatosi in ...
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Berenson, Marisa
Federica Pescatori
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 15 febbraio 1947. Fisico asciutto e viso dai lineamenti morbidi e regolari, la B. si è imposta, negli anni [...] in Cabaret ‒ il musical di Fosse ispirato alla commedia di J. van Druten ‒ nel ruolo di Natalia, la ricca ebrea vittima delle persecuzioni razziali nella Berlino degli anni Trenta. Nel 1975 fu la fragile lady Lyndon, facoltosa nobildonna inglese ...
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Keitel, Harvey
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 13 maggio 1939. Dotato di una grande presenza scenica e noto per la sua noncuranza nei confronti delle leggi dello show business, [...] e alla coraggiosa scelta di ruoli scomodi ed estremi che lo hanno consacrato attore cult.
Proveniente da una famiglia ebrea di origini romeno-polacche, appena conseguito il diploma di scuola media superiore si arruolò nei marines e successivamente ...
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Siodmak, Robert
Francesco Pitassio
Regista cinematografico tedesco, nato a Dresda l'8 agosto 1900 e morto a Locarno il 10 marzo 1973. Costretto all'emigrazione dal nazismo, fu uno dei nomi più noti [...] nel 1955 vinse l'Orso d'oro al Festival di Berlino con Die Ratten (I topi).
Proveniente da una facoltosa famiglia ebrea, S. scelse la carriera teatrale. Dalla metà degli anni Venti fu a Berlino insieme al fratello Curt, sceneggiatore e regista, e ...
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Mészáros, Márta
Silvana Silvestri
Regista cinematografica ungherese, nata a Kispest il 19 settembre 1931. Con il suo stile limpido e profondo, basato su dialoghi ridotti al minimo e su un uso ardito [...] un erede), ambientato negli anni Trenta, in cui per ottenere un'eredità una signora della borghesia dapprima convince una ragazza ebrea a concepire un figlio con il marito, poi invece denuncia entrambi provocando l'arresto dell'uomo e la deportazione ...
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Korda, Zoltan
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Zoltán Kellner, regista cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato il 3 maggio 1895 a Turpásztó e morto a Hollywood il 13 ottobre 1961. Si [...] Carlo). Alla fine del 1919, pochi mesi dopo l'avvento della dittatura di M. Horthy, l'intera famiglia, che era ebrea e apparteneva alla sinistra liberale, abbandonò il Paese. K. seguì Alexander nei suoi molti spostamenti: a Vienna, dove lavorò come ...
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Sanda, Dominique
Gabriella Nisticò
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi l'11 marzo 1948. Donna di grande fascino, ha interpretato sul grande schermo personaggi ambigui, inquietanti e misteriosi, [...] inviati in missione in Francia dalle alte gerarchie del regime. Quasi contemporaneamente si è ben calata nel ruolo della bella ebrea ferrarese Micol Finzi Contini nel film diretto da Vittorio De Sica Il giardino dei Finzi Contini (1970), tratto dall ...
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Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] o The story of Dr. Ehrlich magic bullet (1940; Un uomo contro la morte) di William Dieterle, storia vera del medico ebreo tedesco che trovò la cura alla sifilide, offrì quella che egli considerò la sua migliore interpretazione. Ancora per Dieterle fu ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...