Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] il 22 giugno 1906 e morto a Los Angeles il 27 marzo 2002. Vero erede della lezione di Ernst Lubitsch, rispetto a quest'ultimo accentuò i toni dissacranti tanto che l'aggettivo cinico venne abitualmente ...
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Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] 12 giugno 1980. Con le sue posizioni e la sua attività ha segnato un significativo cambiamento nell'ambito degli studi sul cinema, coinvolgendo nella riflessione la realtà accademica e di fatto contribuendo ...
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Dalio, Marcel (propr. Israel Moshe Blau-schild)
Serafino Murri
Attore cinematografico francese, di famiglia ebrea romena, nato a Parigi il 17 luglio 1900 e morto ivi il 20 novembre 1983. Di formazione [...] bandito della casbah) di Duvivier, e quindi, sempre accanto a Jean Gabin, con la straordinaria interpretazione del tenente ebreo Rosenthal nel capolavoro pacifista La grande illusion (1937; La grande illusione) di Renoir. Diventato volto celebre del ...
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Curtiz, Michael (forma anglicizzata di Kertész, Mihály)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 24 dicembre 1888 e morto [...] a Hollywood il 10 aprile 1962. Nell'ambito del gruppo di registi mitteleuropei emigrati negli Stati Uniti a partire dagli anni Venti del Novecento (tra i quali, Erich von Stroheim, Ernst Lubitsch, Billy ...
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Mayer, Louis B. (propr. Eliezer)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico russo, naturalizzato statunitense, di famiglia ebrea, nato a Minsk (od Bielorussia) il 4 luglio 1885 (data da lui dichiarata [...] dopo l'arrivo negli Stati Uniti, poiché le sue carte erano andate distrutte in un pogrom) e morto a Hollywood il 29 ottobre 1957. Il suo nome è legato alla Metro Goldwyn Mayer che guidò nel periodo chiave, ...
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Viertel, Berthold
Patrick McGilligan
Attore, commediografo, sceneggiatore, regista teatrale, e cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, nato a Vienna il 18 giugno 1885 e morto ivi il 24 settembre [...] 1953. Autore e spesso anche sceneggiatore o co-sceneggiatore di film, dall'allestimento ambizioso, che mostrano l'influenza dell'Espressionismo tedesco, fu membro di una famiglia che attraversò i periodi ...
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Streisand, Barbra (propr. Barbara Joan)
Patrick McGilligan
Attrice e regista cinematografica, cantante e compositrice statunitense, di famiglia ebrea, nata a New York il 24 aprile 1942. Artista completa [...] dello scrittore I.B. Singer: ambientato nell'Europa dell'Est agli inizi del Novecento, il film racconta la vicenda di una ragazza ebrea che per poter proseguire i suoi studi sul Talmud si traveste da uomo. A Nuts (1987; Pazza) di Martin Ritt, in cui ...
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Harvey, Laurence
Francesca Vatteroni
Nome d'arte di Lavruška Miša Skikne, attore lituano di famiglia ebrea, naturalizzato britannico, nato a Joniškis il 1° ottobre 1928 e morto a Londra il 25 novembre [...] 1973. Caratterizzato dal volto squadrato dai tratti regolari e dal portamento elegante e distaccato, fu spesso interprete di personaggi disonesti o privi di scrupoli, disposti a utilizzare lo charme per ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] settembre 1989. Fu uno dei più prolifici autori di canzoni e di commedie musicali della storia statunitense, nelle quali con uno straordinario talento melodico fuse ragtime e ballata tradizionale. Tra ...
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Matthau, Walter
Roy Menarini
Nome d'arte di Walter Matuschanskayasky, attore cinematografico statunitense, di madre ebrea, nato a New York il 1° ottobre 1920 e morto a Santa Monica (California) il 1° [...] luglio 2000. La sua notorietà è legata a ruoli brillanti, cui sembrò destinato per il suo volto spesso serio e imbronciato che sapeva aprirsi in un ghigno beffardo e per la sua particolare andatura dinoccolata. ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...