Simon, Neil (propr. Marvin Neil)
Marzia G. Lea Pacella
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 4 luglio 1927. A partire dagli anni Sessanta, è stato uno degli autori che ha riscosso [...] 1977; Goodbye amore mio!) e l'anno successivo per California suite (1978).
Figlio di un commesso viaggiatore di famiglia ebrea, S. frequentò per due anni la New York University, concludendo gli studi all'università di Denver prima di venire arruolato ...
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Olbrychski, Daniel
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico e teatrale polacco, nato a Łowicz il 27 febbraio 1945. Protagonista del cinema di Andrzej Wajda negli anni Settanta, ne ha accompagnato la riflessione [...] : sempre in cerca di cibo e di libri, aggressivo, apparentemente insensibile anche di fronte alla morte assurda della ragazza ebrea che aveva cercato di scuoterlo dal suo orrore, Tadeusz trova però alla fine il coraggio di tornare nella sua patria ...
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Albers, Hans
Simonetta Paoluzzi
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato ad Amburgo il 22 settembre 1892 e morto a Kempfenhausen (Baviera) il 24 luglio 1960. Tra gli attori tedeschi di maggior [...] di Stato', pur se A. cercò sempre di evitare rapporti con il regime nazista anche perché aveva sposato una donna ebrea, Hansi Burg. Nel 1943, ancora in piena guerra, interpretò uno spassoso ed esuberante barone di Münchausen (Münchausen di Joseph von ...
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Tandy, Jessica
Lulli Bertini
Attrice teatrale e cinematografica inglese, naturalizzata statunitense nel 1954, nata a Londra il 7 giugno 1909 e morta a Easton (Connecticut) l'11 settembre 1994. Grande [...] in Driving Miss Daisy. Il film abbraccia un periodo di venticinque anni, dal 1948 al 1973, narrando il rapporto fra un ricca signora ebrea del Sud e il suo austero e saggio autista di colore (Morgan Freeman). In seguito la T. partecipò ad alcuni film ...
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Plowright, Joan (propr. Joan Ann)
Emanuela Martini
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Brigg (North Lincolnshire) il 28 ottobre 1929. Tra le maggiori interpreti teatrali della sua generazione, [...] offerto due grandi occasioni come interprete di caratteri, che le hanno dato modo di esibirsi in irresistibili accenti stranieri: la mamma ebrea in Avalon di Barry Levinson e quella iugoslava in I love you to death (Ti amerò... fino ad ammazzarti) di ...
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Ferrero, Anna Maria (nome d'arte di Anna Maria Guerra)
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 18 febbraio 1934. Una serie di piccoli e grandi ruoli di ragazza sventurata, travolta [...] la figlia di un commissario infatuata del delinquente che l'ha violentata, e in L'oro di Roma (1961) una ragazza ebrea avviata alla deportazione. Sul set di questo film recitò insieme a Jean Sorel, destinato a diventare suo marito. Nel 1964 ...
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PAVOLINI, Corrado
Gianfranco Pedullà
PAVOLINI, Corrado. – Nacque a Firenze l’8 gennaio 1898 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Oltre che dall’importante opera culturale svolta dal padre o dal [...] non furono estranee alla sua adesione al fascismo e ai suoi valori dominanti.
Nel 1921 sposò Marcella Hannau (di famiglia ebrea) – già collaboratrice di Silvio d’Amico e Nicola De Pirro alla rivista Scenario – e si trasferì a Roma dove collaborò ...
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Cavani, Liliana
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografica, televisiva e teatrale, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Autrice di lucida intelligenza e con un senso rigoroso del dramma, ha [...] critica, divisa comunque sul giudizio. Il rapporto sadomasochista tra Max e Lucia, un torturatore delle SS e una prigioniera ebrea, vissuto nuovamente dodici anni dopo la fine della guerra, fa affiorare il nucleo tematico dominante del cinema della C ...
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GAUDIO, Mansueto
Daniela Giordana
Nacque a Vignale Monferrato il 7 luglio 1873 da Paolo e Giulietta Bellero, agricoltori nella cascina di Pratochiuso. Trascorse la prima giovinezza a Vignale e, dopo [...] ), al Regio di Parma, per il centenario verdiano (Aida, 1913), al Regio di Torino (Don Carlos di Verdi, Mosé di Rossini, Ebrea di J.F. Halevy e Roberto il Diavolo di Meyerbeer, 1913) e alla Fenice di Venezia (1913). Ritornò alla Scala nell'autunno ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] G. Bizet, e lo interpretò indossando la parrucca di un vecchio professore: suoi allievi erano Milton, nella parte di un bambino ebreo che parla solo lo yiddish, e Adolph, nel ruolo di un irlandese completamente idiota. Quando Leonard si unì al gruppo ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...