Commediografo portoghese (Rio de Janeiro 1705 - Lisbona 1739), detto o Judeu, di famiglia ebrea, convertita al cattolicesimo e costretta all'esilio. Fu autore di argute commedie satiriche e di costume [...] (A vida do grande D. Quixote de la Mancha e do gordo Sancho Pança, 1733; Esopaida ou vida de Esopo, 1734; Os encantos de Medeia, 1735; ecc.), rappresentate in vita ma pubblicate quasi tutte postume nel ...
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Muni, Paul
Renato Venturelli
Nome d'arte di Muni Weisenfreund, attore teatrale e cinematografico di famiglia ebrea, nato a Lemberg nella Galizia austro-ungarica (od. L′viv, Ucraina) il 22 settembre [...] la sua recitazione appariva a volte viziata da un eccesso di teatralità.Nato in Europa orientale da una famiglia di teatranti girovaghi ebrei, M. all'inizio del secolo si trasferì con i genitori negli Stati Uniti, e a dodici anni cominciò a recitare ...
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Aumont, Jean-Pierre
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jean-Pierre Salomons, attore teatrale e cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Parigi il 5 gennaio 1909 e morto a Saint-Tropez il 30 [...] gennaio 2001. Nella sua lunga carriera interpretò più di cento film, in genere nel ruolo che più gli era congeniale, quello del seduttore sportivo e romantico, sfruttando, sempre con sobrietà e misura, ...
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Glazer, Benjamin
Patrick McGilligan
Commediografo, sceneggiatore e produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Belfast il 7 maggio 1887 da famiglia ebrea ungherese e morto a Hollywood [...] il 18 marzo 1956. Specializzatosi nell'adattamento per lo schermo di commedie sentimentali o musicali, grazie alla sua conoscenza delle lingue collaborò spesso con alcuni sofisticati registi europei che ...
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Pinter, Harold
Luigi M. Cesaretti Salvi
Drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Hackney (Londra) il 10 ottobre 1930. Figlio di un sarto di origine ebrea sefardita, [...] dopo aver frequentato per breve tempo la Royal Academy of Dramatic Arts di Londra iniziò a recitare con il nome d'arte di David Baron. Esordì come autore con l'atto unico The room (1957), cui seguirono ...
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Fink, Guido
Marco Pistoia
Anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema, nato a Gorizia il 28 luglio 1935. Ricorrendo prevalentemente a un metodo comparatistico, attraverso il [...] e William Wyler) sia su periodi e tendenze, con particolare riguardo alle cinematografie statunitense, inglese e italiana.
Di famiglia ebrea rifugiatasi a Ferrara quando il padre perse il lavoro in seguito alle leggi razziali, e rimasto orfano dello ...
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Rainer, Luise
Riccardo Martelli
Attrice teatrale e cinematografica austriaca, nata a Vienna il 12 gennaio 1910. Raro esempio di successo improvviso ma di breve durata, è nota soprattutto per i film [...] .
Dal 1928 lavorò in teatro in varie città tedesche, girando nel frattempo alcuni film di genere. Nel 1933, essendo ebrea, fu costretta a lasciare la Germania. Due anni dopo si trasferì negli Stati Uniti, dove fu subito scritturata dalla Metro ...
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Nichols, Mike
Sebastiano Lucci
Nome d'arte di Michael Igor Peschkowsky, regista e attore cinematografico e teatrale, naturalizzato statunitense nel 1944, nato a Berlino; il 6 novembre 1931 da padre [...] tre nominations e un Oscar, assegnatogli nel 1968 per The graduate (1967; Il laureato).
Nato in una famiglia ebrea colta di tendenze progressiste e liberali, nel 1939, a causa delle persecuzioni antisemite, fu costretto a fuggire dalla Germania ...
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Dassin, Jules (propr. Julius)
Federico Chiacchiari
Regista, attore e produttore cinematografico e attore teatrale statunitense, nato a Middletown (Connecticut) il 18 dicembre 1911. Clamoroso esempio [...] a Cannes come miglior regista ex aequo con Sergej D. Vasil′ev (Geroi Šipki, 1954, Gli eroi di Šipka).
Di famiglia ebrea di lontane origini francesi, emigrata nel 1909 dalla Russia negli Stati Uniti, D. crebbe ad Harlem con sette tra fratelli e ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...