Ferrero, Anna Maria (nome d'arte di Anna Maria Guerra)
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 18 febbraio 1934. Una serie di piccoli e grandi ruoli di ragazza sventurata, travolta [...] la figlia di un commissario infatuata del delinquente che l'ha violentata, e in L'oro di Roma (1961) una ragazza ebrea avviata alla deportazione. Sul set di questo film recitò insieme a Jean Sorel, destinato a diventare suo marito. Nel 1964 ...
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La grande illusion
Janet Bergstrom
(Francia 1937, La grande illusione, bianco e nero, 113m); regia: Jean Renoir; produzione: Frank Rollmer, Albert Pinkevitch per Réalisations d'Art Cinématographique; [...] delle comuni origini aristocratiche. Poi sono portati al campo di Hallbach: tra i loro compagni di camerata c'è un ebreo di nome Rosenthal. I prigionieri allestiscono uno spettacolo e, quando giunge la notizia che Fort Douaumont è stato tolto ai ...
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KADAR, Jan
Eusebio Ciccotti
Kadár, Ján (propr. János)
Regista cinematografico slovacco, d'origine ungherese, nato a Budapest il 1° aprile 1918 e morto a Los Angeles il 1° giugno 1979. Raggiunse la notorietà [...] fascista e a una gretta moglie assetata di denaro, si trova a dover 'arianizzare' il negozio di una vedova ebrea. Combattuto tra vigliaccheria e momenti di coraggio, atti decisi e dipendenza dall'alcol, causerà involontariamente la morte della vedova ...
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Ullmann, Liv (propr. Liv Johanna)
Stefano Boni
Attrice e regista norvegese, nata a Tokyo il 16 dicembre 1939. Chiamata nel 1966 da Ingmar Bergman per il ruolo dell'attrice, chiusa in un assoluto mutismo, [...] di donne forti, in conflitto con una società ottusa e maschilista. Così Sofie (1992) è la storia di una ragazza ebrea di Copenaghen tra fine Ottocento e inizio Novecento; mentre la saga medievale Kristin Lavransdatter (1995, Kristin figlia di Lavran ...
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Dekalog
Serafino Murri
(Polonia 1989, Decalogo, colore, 10 episodi di 60m); regia: Krzysztof Kieślowski; produzione: Telewizja Polshaw/Zespov Filmnowy TOR; sceneggiatura: Krzysztof Kieślowski, Krzysztof [...] che racconta una storia avvenuta nel corso dell'occupazione tedesca: una donna aveva rifiutato di battezzare una bambina ebrea per non commettere il falso, a costo di esporla alla deportazione; la professoressa riconosce nella ragazza la bambina ...
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Huppert, Isabelle
Simone Emiliani
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 16 marzo 1955. Interprete preferita da Claude Chabrol, ha lavorato anche con i più importanti registi del cinema [...] (1982), il penultimo film diretto da Joseph Losey. L'anno successivo ha espresso con efficacia le personalità di una fragile donna ebrea segnata dalla guerra che viene attratta da un'altra donna in Coup de foudre (Prestami il rossetto) di Diane Kurys ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] G. Bizet, e lo interpretò indossando la parrucca di un vecchio professore: suoi allievi erano Milton, nella parte di un bambino ebreo che parla solo lo yiddish, e Adolph, nel ruolo di un irlandese completamente idiota. Quando Leonard si unì al gruppo ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] frequente chiude i suoi film. Figlia di madre cattolica e padre ebreo, la cui famiglia era stata sterminata dai nazisti nel ghetto di Globe, che racconta la vicenda reale di un ragazzino ebreo che per salvarsi nella Germania nazista si finge ariano, ...
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Winters, Shelley
Francesco Costa
Nome d'arte di Shirley Schrift, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a East St. Louis (Illinois) il 22 agosto 1922. Bionda, procace e molto versatile, [...] presenza in Next stop, Greenwich Village (1976; Stop a Greenwich Village) di Paul Mazursky, nel ruolo di un'invadente madre ebrea. Nel 1977 tornò in Italia per dar vita ad Amalia, moglie di un impiegato (Alberto Sordi), in Un borghese piccolo piccolo ...
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Munk, Andrzej
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico polacco, di origine ebraica, nato a Cracovia il 16 ottobre 1921 e morto a Lowicz il 20 settembre 1961. Tra gli iniziatori della cosiddetta scuola [...] 1967). Il tema della colpa, dell'aiuto e della simpatia che si stabilisce tra una kapò tedesca e un'internata ebrea polacca è il motivo intorno a cui ruota uno dei film concentrazionari più compatti e riusciti del cinema mondiale. Ancora una ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...