Chenal, Pierre
Flavio De Bernardinis
Nome d'arte di Pierre Cohen, regista cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Bruxelles il 5 dicembre 1904 e morto a Parigi il 23 dicembre 1990. L'abilità [...] nel costruire sospensioni misteriose ed enigmatiche atmosfere, il solido mestiere nel dirigere gli attori, la predilezione per gli intrighi noir, la tendenza a uno stile a tinte fosche e agli eccessi melodrammatici ...
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Cortez, Stanley
Stefano Masi
Nome d'arte di Stanislaus Krantz, direttore della fotografia statunitense, di famiglia ebrea austro-ungarica, nato a New York il 4 novembre 1908 e morto a Los Angeles il [...] 23 dicembre 1997. Operatore di grande personalità, maestro della doppia esposizione, ritrattista con il gusto dell'ombra inquietante, a volte temuto dai registi per troppa intraprendenza, fu uno dei grandi ...
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Muni, Paul
Renato Venturelli
Nome d'arte di Muni Weisenfreund, attore teatrale e cinematografico di famiglia ebrea, nato a Lemberg nella Galizia austro-ungarica (od. L′viv, Ucraina) il 22 settembre [...] la sua recitazione appariva a volte viziata da un eccesso di teatralità.Nato in Europa orientale da una famiglia di teatranti girovaghi ebrei, M. all'inizio del secolo si trasferì con i genitori negli Stati Uniti, e a dodici anni cominciò a recitare ...
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DUPONT, Ewald Andre
Giovanni Spagnoletti
Dupont, Ewald André (propr. Ewald Andreas)
Regista e sceneggiatore tedesco di famiglia ebrea, nato a Zeitz (Sassonia) il 25 dicembre 1891 e morto a Los Angeles [...] il 12 dicembre 1956. Da molti considerato il regista di un solo film importante, il sin troppo esaltato Varieté (1925), uno dei classici della 'camera scatenata', D. è stato rivalutato dalla critica, a ...
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Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] lavorando come toomler, 'direttore sociale' di un albergo della Borscht Belt (New York), località di villeggiatura degli ebrei newyorkesi. Prima di esordire nel cinema B. lavorò per quasi vent'anni in televisione, inizialmente come ghost-writer ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] 1954. Fu l'ideatore di una delle più rilevanti concezioni politiche del cinema, inteso in senso rigorosamente non finzionale. Il suo progetto complessivo si caratterizzò in primo luogo per il fatto di ...
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Aumont, Jean-Pierre
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jean-Pierre Salomons, attore teatrale e cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Parigi il 5 gennaio 1909 e morto a Saint-Tropez il 30 [...] gennaio 2001. Nella sua lunga carriera interpretò più di cento film, in genere nel ruolo che più gli era congeniale, quello del seduttore sportivo e romantico, sfruttando, sempre con sobrietà e misura, ...
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Glazer, Benjamin
Patrick McGilligan
Commediografo, sceneggiatore e produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Belfast il 7 maggio 1887 da famiglia ebrea ungherese e morto a Hollywood [...] il 18 marzo 1956. Specializzatosi nell'adattamento per lo schermo di commedie sentimentali o musicali, grazie alla sua conoscenza delle lingue collaborò spesso con alcuni sofisticati registi europei che ...
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Pinter, Harold
Luigi M. Cesaretti Salvi
Drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Hackney (Londra) il 10 ottobre 1930. Figlio di un sarto di origine ebrea sefardita, [...] dopo aver frequentato per breve tempo la Royal Academy of Dramatic Arts di Londra iniziò a recitare con il nome d'arte di David Baron. Esordì come autore con l'atto unico The room (1957), cui seguirono ...
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Bogdanovich, Peter
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico statunitense, nato a Kingston (New York) il 30 luglio 1939, da padre serbo e da madre austriaca di famiglia ebrea. Grande estimatore [...] della tradizione hollywoodiana degli anni Trenta e Quaranta, con la quale ha stabilito un vero e proprio dialogo in qualità di critico, si affermò all'inizio degli anni Settanta con un cinema pervaso dal ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...