Scrittore ungherese (Budapest 1929 - ivi 2016). È noto per il resoconto semiautobiografico dell'Olocausto che costituisce l'argomento della trilogia Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), [...] di lavoro, è stato pubblicato nel 1975 non senza resistenze da parte del mondo politico-editoriale. Protagonista è un ragazzo ebreo deportato nel 1944 ad Auschwitz e poi in altri lager. Lo stile, spesso ironico e autoironico, l’ostentata oggettività ...
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Pseudonimo del direttore d'orchestra Bruno Walter Schlesinger (Berlino 1876 - Beverly Hills, California, 1962). Studiò al conservatorio Stern di Berlino. Fu direttore alla Hofoper di Vienna (1901-12), [...] (1925-29), al Gewandhaus di Lipsia (1929-33). All'avvento del nazismo, dovette abbandonare la Germania, in quanto di origine ebrea, e si trasferì dapprima in Austria, dove assunse la direzione artistica dell'Opera di Stato di Vienna (1936), poi a ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] le accuse dei protestanti. Secondo costoro l'A. non solo non era nobile, ma neppure battezzato, essendo di discendenza ebrea. La critica è ormai sostanzialmente concorde nel riconoscere negli Aleandro i discendenti dei conti di Antro (Friuli) e dei ...
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Autore di fumetti italiano (n. Bologna 1946). Rivelatosi sulle pagine del mensile Il Mago con le storie dell'investigatore italo-americano Sam Pezzo (1979), ha confermato il suo talento con le storie spionistiche [...] Ego (1984); nel 1991 ha invece dato vita, sulle pagine della rivista Il Grifo, a un giovane praghese di religione ebrea, Jonas Fink, raccontandone le peripezie dal dopoguerra alla caduta del muro. La storia, pubblicata in volumi nel 1997 (L'infanzia ...
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Poeta spagnolo (Toro, Zamora, 1584 - ivi 1674); scrisse liriche d'occasione, amorose, religiose, alcune commedie, una Paráfrasis de los siete salmos penitenciales, Soliloquios, Defensa de libros fabulosos [...] La sua opera più notevole è il poema d'intenzione moralista Raquel (1643), sulla tragica leggenda degli amori di Alfonso VIII con una ebrea; da questo poema, J. B. Diamante trasse la commedia La judía de Toledo, e García de la Huerta la tragedia La ...
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Ecclesiastico (Talavera de la Reina 1428 circa - Granada 1507), monaco gerolamino. Esperto in ebraico e arabo e celebre predicatore, fu confessore dei Re Cattolici. Vescovo di Ávila (1485), fu arcivescovo [...] sollecitati da altri, causò molte conversioni ma insieme accuse inquisitoriali: fu tra l'altro accusato di discendere da madre ebrea. Fu T. a presiedere la riunione (1487 circa), in cui fu discusso il progetto di Cristoforo Colombo. Scrisse un ...
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Pittore polacco (Starosielce, Białystok, 1890 - Konstancin, Varsavia, 1948). Studiò a Odessa e a Pietroburgo. In seguito visse a Cracovia, nella cui accademia ebbe la cattedra di pittura di paesaggio (1923). [...] (costituitisi nel Komitee Paris). Nel 1929 fondò a Varsavia il gruppo dell'Unicorno. Autore di opere anche di grandi dimensioni, ricordiamo per la loro drammaticità Albero spezzato (1930) e Testa di ebrea (1944), entrambi a Varsavia, Muzeum Narodow. ...
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Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1904 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] Jewish Daily Forward, a lungo diretto da A. Cahan (1860-1951), uno dei più importanti esponenti e organizzatori della cultura ebrea dell'emigrazione, S. continuò a scrivere in yiddish le sue opere, che, a partire dal 1950, furono tradotte in inglese ...
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Guarnieri, Luigi. – Scrittore italiano (n. Catanzaro 1962). Dopo la laurea in Lettere classiche all’università di Pisa, si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha scritto per il [...] , premio Bagutta Opera Prima); Tenebre sul Congo (2001); La doppia vita di Vermeer (2004, premio Selezione Campiello); La sposa ebrea (2006, premio Pisa); I sentieri del cielo (2008, premio Grinzane Cavour); Una strana storia d'amore (2010); Il sosia ...
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Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] , fuggita da un ghetto della Polonia orientale, rimase orfano a quattro anni e fu cresciuto dalla famiglia Katzmann, anch'essa ebrea, che lo adottò. Vissuto nella Finlandia occupata dai russi (1809-1919), a 16 anni esordì come attore allo Svenska ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...