Wiene, Robert
Karel Thein
Regista cinematografico e sceneggiatore tedesco, di famiglia ebrea, nato a Breslavia nel 1873 e morto a Parigi il 16 luglio 1938. Il suo nome resta legato a Das Cabinet des [...] Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari), un classico dell'Espressionismo, che lo rese celebre ma nello stesso tempo oscurò il resto della sua opera.
Figlio ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] 1981. Fra i più importanti autori del cinema americano, è stato definito quintessential director (Herman, 1995), il regista per eccellenza dell'età d'oro di Hollywod, grazie al suo lavoro ‒ non privo di ...
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Finanziere ungherese naturalizzato statunitense (n. Budapest 1930). Nato da un'agiata famiglia ebrea ungherese, fu costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare a Londra, dove studiò filosofia presso [...] la London school of economics sotto la guida di K. Popper. Trasferitosi nel 1956 negli USA, ha lavorato come analista di titoli finanziarî, fondando, nel 1969, la società finanziaria Quantum Fund. Dotato ...
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Steinheim, Salomon Ludwig
Filosofo delle religioni (Bruchhausen 1789 - Zurigo 1866). Di famiglia ebrea, esercitò la professione di medico ad Altona (1813-45), visse poi per lo più a Roma. Sostenne, spesso [...] in contrasto con l’ebraismo ufficiale, una netta differenziazione tra religione e filosofia. La sua opera principale è Die Offenbarung nach dem Lehrbegriff der Synagoge (1835-66). Fu autore anche di poesie ...
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TREMELLIO, Emanuele
Ebraicista e riformatore, nato a Ferrara nel 1510 di famiglia ebrea, morto a Sedan nel 1580.
Studiò fra il 1530 e il 1540 a Padova, dove conobbe Alessandro Farnese - il futuro Paolo [...] III - e il cardinale Pole, per influsso del quale si convertì. Ma, passato a insegnare ebraico a Lucca, ivi P. Martire Vermigli lo attrasse alle idee della Riforma; e col Vermigli il Tr. fuggì, nel 1542, ...
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Benamozegh, Elia
Teologo e pensatore italiano (Livorno 1823 - ivi 1900) Di famiglia ebrea di origine marocchina, propugnò l’inclusione della teologia cabbalistica nell’ebraismo accanto alla tradizione [...] talmudica, entrando con ciò in polemica con S.D. Luzzatto. Autore, in ebraico, di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici ...
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Streeten, Paul Patrick
Economista austriaco naturalizzato inglese (n. Vienna 1917). Di famiglia ebrea (il suo cognome originario era Hornig), lascio l’Austria nel 1938, in seguito all’Anschluss, e si [...] stabili in Gran Bretagna. Impegnato in politica su posizioni di sinistra, fu docente di economia nelle università di Oxford (1947-66 e 1968-78), Baltimora (1955-56), Sussex (1966-78) e Boston (1980-83) ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] di esperienze di riflessione filosofica e politica e di azione solidaristica tra le più interessanti del 20° secolo.
Di famiglia ebrea colta e raffinata, figlia di medico e sorella del matematico André Weil, Simone già dall'età di dieci anni nutrì ...
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Berlin, Isaiah
Filosofo e storico delle idee lettone naturalizzato britannico, di famiglia ebrea (Riga 1909- Oxford 1997). All’indomani della Rivoluzione d’ottobre, si trasferì con la famiglia a Londra, [...] laureandosi in filosofia all’univ. di Oxford, dove intraprese la carriera universitaria al New College, divenendo fellow nel 1938. Dopo la guerra riprese l’insegnamento all’All Souls College (Oxford), ...
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Klaczko, Julian
Mieczyslaw Brahmer
Scrittore polacco (Wilno 1825 - Cracovia 1906) di famiglia ebrea, autore di poesie ebraiche. Acquistò solida istruzione storica e filosofica nelle università tedesche. [...] Dopo il 1849 si stabilì per molti anni a Parigi, dove divenne collaboratore apprezzato di varie riviste, inviando saggi e corrispondenze anche ai periodici polacchi. Trascorse l'ultimo periodo della vita ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...