Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] Negli anni 1816-19 si trasferì ad Amburgo, presso il ricco zio banchiere Salomon, che lo avviò senza successo alla professione di commerciante. Negli anni 1819-24 fu a Bonn, Gottinga e Berlino a compiervi ...
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VEIL, Simone
Personalità politica francese, nata a Nizza il 13 luglio 1927. Deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale come ebrea, conobbe gli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz [...] (ove morirono il padre, l'architetto André Jacobs, la madre e le sorelle) e di Bergen-Belsen. Studente di giurisprudenza a Parigi, si sposò col compagno di scuola Antoine Veil (1947), e si laureò l'anno ...
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Polanyi, Karl Paul
Storico dell’economia ungherese di famiglia ebrea (Vienna 1886 - Pickering, Canada, 1964). Visse a Vienna, Budapest, Londra e negli Stati Uniti, dove emigrò nel 1933. A New York fu [...] docente (1947-53) alla Columbia University. Studiò le società precapitalistiche sotto il profilo storico e antropologico per dimostrare che in esse lo scambio è funzionale a rapporti di reciprocità e dono ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] trattamento del tempo filmico, ha contribuito a tracciare la mappa di un nuovo linguaggio espressivo.
Figlia di piccoli commercianti ebrei di origine polacca ‒ la madre Natalia fu internata ad Auschwitz ‒ la A., che da ragazzina considerava il cinema ...
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Biochimico statunitense (New York 1926 - Deerfield, Massachusetts, 2015), di famiglia ebrea di origine russo-ungherese. Dopo la laurea e la specializzazione, fece esperienze di ricerca presso le più prestigiose [...] univ. degli USA (Yale, Chicago, ecc.), è poi diventato ricercatore specialista presso il dipartimento di fisiologia e biofisica del Medical college dell'University of California. Insieme ad A. Hershko ...
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Scrittrice tedesca (Breslavia 1891 - campo di concentramento di Auschwitz 1942). Ebrea, alunna e assistente di Husserl, fu poi per poco tempo docente a Münster. Convertitasi al cattolicesimo nel 1922, [...] nel 1933 si fece monaca carmelitana a Colonia assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Rifugiatasi nei Paesi Bassi, non riuscì a sfuggire alle SS. In Endliches und ewiges Sein (post., 1950), ...
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Poeta austriaco (Weidlingen, Austria Infer., 1897 - Vienna 1929). Di famiglia ebrea originaria dell'Ungheria, partecipò alla prima guerra mondiale. Intraprese studî di filosofia a Vienna, dove svolse anche [...] attività editoriale, che proseguì poi a Potsdam. Morì suicida. Rappresentante dell'espressionismo, sulle orme di G. Trakl, di E. Lasker-Schüler e anche di J. P. Richter (nell'uso delle metafore e di vocaboli ...
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Regista cinematografico cileno (n. Tocopilla, Iquique, 1930). Di famiglia russo-ebrea, lavorò come clown e marionettista a Santiago prima di arrivare a Parigi, dove fondò insieme con F. Arrabal e R. Topor [...] il movimento surrealista Panic. Trasferitosi poi in Messico, esordì nel cinema nel 1967 con Fando y Lis (Paese incantato). Tra i suoi film, fortemente visionarî e allegorici, ricordiamo: El topo (1970); ...
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Scultore (Eurburg, Lituania, 1887 - Bath, Maine, 1966). Di poverissima famiglia ebrea ortodossa emigrata (1891) negli USA, a tredici anni incominciò a lavorare presso una litografia; si dedicò quindi alla [...] pittura. Un viaggio a Parigi (1910) gli fece conoscere le esperienze dei fauves e dei cubisti e, nel 1913 a New York, con la moglie Marguerite Thompson (1887-1968) rappresentò l'avanguardia artistica americana ...
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Poeta tedesco (Darmstadt 1869 - Auckland, Nuova Zelanda, 1948). Di famiglia ebrea altolocata, studiò germanistica a Berlino, Lipsia e Giessen. Entrato in contatto con Stefan George, divenne suo primo collaboratore [...] nella redazione della rivista Blätter für die Kunst (1893-1919), organo d'un nobile sentire etico ancor prima che estetico. Animatore della vita culturale di Monaco nei primi due decennî del secolo, nel ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...