Filosofo analitico (Baku 1909 - Ithaca 1988), di famiglia ebrea russa, cresciuto in Inghilterra, dal 1948 naturalizzato statunitense. Influenzato dalle teorie di Wittgenstein, è stato uno dei critici più [...] acuti dei nuovi indirizzi della filosofia linguistica pur condividendone la tendenza a estendere l'analisi, oltre che al linguaggio scientifico, anche al linguaggio comune. Lasciata con la famiglia la ...
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Architetto austriaco (Vienna 1923 - Sydney 2006). Di famiglia ebrea, abbandonò nel 1938 l'Austria occupata dai tedeschi per sfuggire alle persecuzioni antisemite. Iniziò gli studi in Inghilterra, spostandosi, [...] dopo un periodo di internamento in Canada, negli USA dove concluse gli studi con esponenti del Bauhaus. Nei suoi progetti si sono ravvisate le influenze di W. Gropius e O. Niemeyer, con i quali aveva avuto ...
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Löw, Yehudah ben Beṣalel Pensatore boemo di famiglia ebrea (Poznań 1525 ca
Praga 1609). Fu dapprima rabbino in Moravia e quindi a Praga. Scrisse opere di ritualistica e soprattutto di filosofia ebraica, [...] che lasciarono un’impronta sul pensiero mistico successivo. Fu stimato come matematico e astronomo. La leggenda popolare gli attribuisce la creazione di un Golem ...
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Barzman, Ben
Giuliana Muscio
Sceneggiatore canadese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Toronto il 19 ottobre 1911 e morto a Santa Monica (California) il 15 dicembre 1989. Vittima [...] del maccartismo, lavorò a lungo in Europa, rivelandosi particolarmente versato nell'apologo socio-politico e nel racconto epico, senza disdegnare una vena ironica.
Dopo aver frequentato l'università nella ...
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Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] di Weimar, con la sua opera dette un impulso di primissimo piano alla grande stagione del cinema classico in Germania.
Figlio di un povero commerciante dedito al gioco, M. poté frequentare la scuola solo ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] (Da Judenthum und die neueste Literatur, 1836), tradotte le opere di Spinoza, tentò nel romanzo storico Spinoza (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder ...
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Matematico austriaco (Vienna 1921 - Madison, Wisconsin, 2010) di famiglia ebrea, cittadino statunitense dal 1955. Dopo aver insegnato nell' università di Rochester, N Y (1952-59) è stato prof. di analisi [...] dell'università del Wisconsin, Madison (1959-91) divenendone poi prof. emerito. Ha dato importanti contributi all'analisi matematica, in partic. all'analisi armonica e allo studio delle serie di Fourier. ...
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Principessa iraniana (Isfahan 1932 - Parigi 2001). Figlia di un’ebrea tedesca e di un ambasciatore iraniano, dopo gli studi in Svizzera nel 1951 sposò lo scià di Persia M. Riḍā Pahlavī (già alle sue seconde [...] nozze). Tuttavia, il matrimonio ebbe fine sette anni più tardi, quando E.-B. venne ripudiata perché non aveva dato un erede maschio alla dinastia. Dopo la separazione da Riḍā Pahlavī (che le lasciò comunque ...
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Manager italiano (n. Trieste 1895 - m. 1961), di famiglia ebrea galiziana; fu l'autore della ricostruzione delle telecomunicazioni italiane nel secondo dopoguerra. Intraprese gli studi giuridici all'univ. [...] di Padova; nella prima guerra mondiale rifiutò la chiamata austriaca alle armi e combatté da volontario nell'esercito italiano riportando gravi ferite. Iniziò nel dopoguerra la carriera bancaria e nel ...
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Poeta russo (Leningrado 1940 - New York 1996). Di famiglia ebrea, autodidatta, avendo lasciato la scuola a 15 anni, cominciò a pubblicare le sue poesie nel 1958. Processato per "parassitismo", subì un [...] periodo di reclusione (1964-65). Espulso dal suo paese nel 1972, ha vissuto negli USA, dove sono apparse tutte le sue raccolte di versi: Stichotvorenija i poemy ("Poesie e poemi", 1965); Ostanovka v pustyne ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...