Della Torre, Lelio
Giovanni Rinaldi
Ebraista israelita (nato a Cuneo nel 1805, morto a Padova nel 1871), presto iniziato alla conoscenza dell'ebraico, ma studioso anche dei classici italiani e - contro [...] i pregiudizi dell'ambiente israelitico del momento - anche di quelli latini e greci; dapprima professore presso la comunità ebraica di Torino, poi (dal 1828) nell'istituto rabbinico di Padova. Lavorò molto ...
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KÖNIG, Eduard
Giorgio Levi Della Vida
Ebraista e biblista, nato a Reichenbach il 15 novembre 1846, professore nel 1885 a Lipsia, poi a Rostock e a Bonn.
La sua opera maggiore è Historisch-kritisches [...] Lehrgebäude der hebr. Sprache (Lipsia 1881-97, voll. 3), immensa e minuziosa analisi dell'ebraico biblico, ancora oggi preziosa come raccolta di materiale, benché superata dal punto di vista della linguistica ...
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FRANKEL, Zacharias
Yoseph Colombo
Rabbino ed ebraista, nato a Praga il 30 settembre 1801, morto a Breslavia il 13 febbraio 1875. Fu rabbino a Leitmeritz e a Dresda; poi nel 1854 fu chiamato alla direzione [...] del seminario rabbinico di Breslavia, dove rimase fino alla morte. Rappresentò, fra i pensatori ebrei del sec. XIX, il punto di vista moderato fra le due tendenze estreme, la conservatrice e la liberale. ...
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Cesarotti, Melchiorre
Domenico Consoli
, Letterato, dotto ebraista, studioso di problemi linguistici, traduttore dei poemi ossianici, il padovano M.C. (1730-1808) possedette vivo il senso della libertà [...] e originalità individuali del poeta e teorizzò con convinzione il principio della mutevolezza della lingua, almeno nel suo aspetto retorico-stilistico, collegandosi, come è noto, a una sensibilità a buon ...
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Frate minore (Calascio 1550 - Roma 1620), dotto ebraista, fu creato da Paolo V "maestro generale della lingua santa" in Roma, ove si dedicò all'insegnamento dell'ebraico e alla compilazione delle monumentali [...] Concordantiae sacrorum Bibliorum hebraicorum in quibus chaldaicae etiam librorum Esdrae et Danielis suo loco inseruntur (4 voll., 1621-22, pubblicati postumi a cura di L. Wadding); è anche autore di una ...
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RAPOPORT, Shĕlōmōh Yĕhūdāh (abbreviato Shir)
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Leopoli il i° giugno 1790, uno dei fondatori della scienza del giudaismo. Dal 1840 fu rabbino a Praga, dove morì il 16 ottobre [...] 1868. Nei suoi scritti, tutti in ebraico, applicò il metodo storico alle indagini circa la letteratura ebraica dell'epoca talmudica e post-talmudica.
Fra essi sono principalmente da notare: ‛Ērek Millīn, ...
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Sacerdote (Brescia 1542 - ivi 1594), della Congregazione del Ss. Salvatore, ebraista, interprete della Repubblica veneziana. Si specializzò, oltreché nell'ebraico, nell'arabo e nell'aramaico, traducendo [...] la corrispondenza che a Venezia perveniva dai paesi del Vicino e del Medio Oriente. Da Venezia fu chiamato a Roma per volontà del papa Gregorio XIII, che gli affidò la censura delle opere scritte da Ebrei ...
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Filologo e teologo anglicano (Stoke-upon-Trent 1602 - Ely 1675), prof. a Cambridge, dotto ebraista. Durante la guerra civile sostenne il parlamento e aderì a Cromwell, ma non fu destituito con la Restaurazione. [...] Si occupò di critica biblica, della tradizione talmudica, di esegesi neotestamentaria e collaborò alla pubblicazione della Bibbia poliglotta di Londra ...
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CASTIGLIONI, Camillo
Valerio Castronovo
Nato a Trieste il 22 ott. 1879 da Vittorio, pedagogista ed ebraista, e da Enrichetta Bolaffio, studiò con l'aiuto della comunita israelita, che intendeva fare [...] di lui un rabbino come lo era stato il padre. Lasciò presto la scuola per entrare nell'ufficio di un cambiavalute che lo iniziò alle pratiche e agli espedienti dei piccoli traffici e del gioco in Borsa.
La ...
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Bibliotecario ed erudito (Vercelli 1818 - Torino 1903), nipote ed allievo di Amedeo. Vicedirettore della Biblioteca Nazionale di Torino (1860-71). Papirologo, coptologo, ebraista, pubblicò testi greci, [...] copti ed ebraici (Papiri greci del Museo britannico di Londra e della Biblioteca Vaticana, 1841; Psalterii copto-hebraici specimen, 1876) e compilò i cataloghi dei manoscritti ebraici (1880) e di quelli ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.