MORTARA, Edgardo
David I. Kertzer
(in religione Pio Maria). – Nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone e da Marianna Padovani.
Il padre (conosciuto anche come Momolo), nato nel 1816, proveniva [...] di quei paesi. Grazie alle loro relazioni politiche ed economiche, nonché all’influenza della stampa, si mobilitò anche l’ebraismo statunitense, che arrivò a chiedere l’intervento del presidente degli Stati Uniti.
Da secoli, in circostanze simili, i ...
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RAIMONDO, Annibale
Gabriele Coradeschi
- Nacque a Verona nel 1505.
Poco si conosce della sua vita: l’unica fonte di un certo rilievo, per quanto povera di informazioni, è quella riferita da Scipione [...] in cui versava un’antica dottrina, le cui origini richiamavano alla memoria le metafisiche esoteriche e mistiche dell’ebraismo e la matematica pitagorica. L’‘onomanzia’, o scienza dei nomi, pretendeva di desumere gli accadimenti umani partendo ...
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FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] dell'incarnazione del messia. Nei libri II-VI tratta delle cinque principali problematiche teologiche che dividono cristianesimo ed ebraismo (concepimento verginale di Gesù; sua natura umana e divina; necessità di un compimento della legge mosaica e ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] non trascurabile influenza da parte del Benamozegh: nella sostanza, la sua prospettiva religiosa secondo la quale l’ebraismo conterrebbe gli elementi essenziali di una futura religione universale discende da concezioni benamozeghiane e questi, nell ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] se non mancavano i libri sulla Shoah, a cominciare da quelli del parente Primo Levi, si prestava tuttavia poca attenzione all’ebraismo. C’era certo la coscienza che «eravamo ebrei», ma Vittorio si definiva un ebreo assimilato e «i discorsi d’identità ...
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FIDENZIO da Padova
Fabio Simonelli
Nato a Padova nella prima metà del sec. XIII, entrò per tempo nell'Ordine dei frati minori e nel 1266 era già vicario provinciale in Terrasanta. Nel maggio 1268, quando [...] dar vita alla religione musulmana, sia dei principi del cristianesimo, appresi dal monaco nestoriano Sergio, sia di quelli dell'ebraismo, appresi da tre giudei della Mecca (Liber, p. 17). Nel complesso, F. si dimostra culturalmente impreparato a una ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] , Jerusalem 1967, n. 186; N. Pavoncello, La città di Gerusalemme nella descrizione dei viaggiatori ebrei italiani, in Saggi sull'ebraismo italiano, a cura di F. del Canuto, Roma 1984, p. 277; The Jewish Encyclopedia, V, London-New York 1903 ...
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ERRERA, Emilia
Paola Paesano
Nacque il 15 maggio 1866 a Trieste da Cesare, veneziano, e da Luigia Fano. Si diplomò maestra a Venezia e frequentò l'Istituto di magistero a Firenze, dove ebbe per docenti [...] tecnica Piatti di Milano, Milano 1902; C. Polizzi, La letteratura per l'infanzia, Bresso 1966, p. 116; A. Norsa, Tre donne che hanno onorato l'ebraismo ital.: le sorelle Errera, in La Rass. mensile di Israel, XLI (1975), 1-2, pp. 42-55, 108-121. ...
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NICCOLO da Poggibonsi
Sergio Gensini
NICCOLÒ da Poggibonsi. – Non si conoscono gli estremi biografici di questo frate nato tra il 1310 e il 1320 a Poggibonsi, nei pressi di Siena, che si definì «Frate [...] l’aprile.
Fra i luoghi che segnano la storia della spiritualità cristiana, Gerusalemme è anche il punto di riferimento per ebraismo e islamismo, come Niccolò annota: «tutte le generazioni del mondo ti chiamano santa» (cap. XI, p. 10). La pratica del ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] della dottrina cristiana partecipando sia ai progetti di conversione degli ebrei sia a dispute teologiche con rappresentanti dell'ebraismo, anche in virtù dell'incarico affidatogli di lettore di teologia.
Egualmente alta fu la considerazione di cui ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...