Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] 1974), mentre ben vent’anni più tardi vennero pubblicati i Sussidi per una corretta presentazione degli Ebrei e dell’Ebraismo nella predicazione e nella catechesi della Chiesa Cattolica (24 giugno 1985)68. Che cosa era avvenuto nel frattempo, tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione storiografica del processo che dalla fine del Seicento alla fine [...] idee “laiche” di libertà di coscienza, per riprendere le parole di Kant, potrebbe essere il seguente: i principi dell’ebraismo cavati dalla Torah sono nati dalla ragione umana e dunque hanno un carattere universale. Essi sono quindi coordinabili con ...
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Ebraista ungherese, nato il 12 gennaio 1850 a Liptó-Szent-Miklós (ora Liptovsky Sväty Mikulàš), morto il 25 dicembre 1913 a Budapest. Dal 1877 fino alla morte fu insegnante nel seminario rabbinico di Budapest, [...] e negli ultimi anni ne fu direttore. Fu uno dei più insigni e dei più fecondi scienziati dell'ebraismo moderno. Sulla storia dell'esegesi biblica, sulla storia degli studi linguistici ebraici nel Medioevo e sulla Haggādāh scrisse opere fondamentali. ...
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Monoteismo
Raffaele Savigni
La fede nell’esistenza di un unico Dio
I popoli antichi adoravano molte divinità concepite, ciascuna con particolari caratteristiche, a somiglianza dell’uomo. Accanto a questi [...] più spirituale della divinità, identificata con un solo Dio, onnipotente e onnisciente. Le grandi religioni monoteistiche sono l’ebraismo, il cristianesimo e l’Islam, ma anche in
altre religioni è emersa la tendenza a privilegiare una particolare ...
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Divinazione (gr. μαντεία) fondata sull’osservazione del volo e del canto degli uccelli.
Gli uccelli, probabilmente perché appartenenti al ‘cielo’, occupano un posto particolare tra gli animali che possono [...] (per es., Melanesiani, Masai ecc.) e antichi (Celti, Germani, Indiani; solo poche tracce presso i Babilonesi e nell’antico ebraismo). Dalla semplice credenza in presagi dati dagli uccelli bisogna distinguere l’o. vera e propria, che è un organico ...
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Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] gli scritti.
Conosciuta e ammessa nelle religioni del mondo classico, l’i. ha assunto particolare importanza nell’ebraismo e soprattutto nel cristianesimo. Secondo la dottrina cattolica (enciclica Providentissimus Deus, 1893), lo Spirito Santo mosse ...
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Loewenthal, Elena. – Scrittrice e traduttrice italiana (n. Torino 1960). Ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d'Israele, attività che le sono valse nel 1999 un premio speciale da [...] numerosi saggi si ricordano: Gli ebrei questi sconosciuti (1996), Un'aringa in Paradiso. Enciclopedia della risata ebraica (1997), L'ebraismo spiegato ai miei figli (2002), Scrivere di sé (2007) e Miti ebraici (2016). Nel 2002 ha pubblicato il suo ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] foggiata il concorso dell'eredità sumero-accada, trasfusa nell'iranismo e arricchita da esso di nuovi elementi, dell'ebraismo e dell'ellenismo combinati nel cristianesimo, dell'universalismo della dominazione romana.
A questa salda unità culturale è ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] di Abramo il perno della propria storia. Si tratta delle tre principali confessioni monoteiste, ebraismo, cristianesimo e islam, che trovano i fondamenti della fede nelle Scritture rivelate da Dio e assegnano una funzione insostituibile alla parola. ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1881 - Petrópolis, Rio de Janeiro, 1942). Ebreo, emigrò in Inghilterra nel 1924, poi (1940) in Brasile, dove morì suicida. Dopo un primo volume di liriche (Silberne Saiten, [...] 1920; Der Kampf mit dem Dämon: Hölderlin, Kleist, Nietzsche, 1925; ecc.). L'origine viennese, il suo ebraismo, la raffinata educazione, contribuirono molto a creare quell'atmosfera d'intellettualità cosmopolita, spregiudicata e aperta a ogni influsso ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...