giudeofobo
s. m. e agg. Chi o che mostra avversione nei confronti degli ebrei.
• Da una quindicina d’anni è ripreso lo studio delle vicende dell’ebraismo russo, così rilevanti nella tragica storia del [...] «Duecento anni insieme» (2002), e quello (apertamente giudeofobo) dell’ex-dissidente Igor Shafarevič sulla «Storia dell’ebraismo dalla prospettiva della Russia d’oggi» (2002); il lavoro più sistematico viene raccolto (dagli anni 1990) nelle ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] probabilmente all'antico culto degli antenati e dei morti, comune agli antichi Irani come ai Greci e ai Romani.
Nell'Ebraismo. - I diversi elementi babilonesi e persiani si trovano uniti e completati nell'idea più perfetta che degli angeli ebbero gli ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] era molto comune nella predicazione e nell’insegnamento e fu questa appunto la forma originale dell’insegnamento di Gesù. Il termine è riferito oggi esclusivamente alle 49 p. contenute nei Vangeli sinottici.
Matematica
Curva ...
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Neusner, Jacob. – Storico e teologo statunitense (Hartford, Connecticut, 1932 - Rhinebeck, New York, 2016). Ordinato rabbino al Jewish Theological Seminary nel 1932, è tra i più insigni studiosi dell'ebraismo [...] e dei suoi rapporti con altre religioni, con particolare riguardo al cristianesimo; tra i massimi esperti delle Sacre Scritture ebree, è stato docente in varie università statunitensi e ha pubblicato o ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] (Da Judenthum und die neueste Literatur, 1836), tradotte le opere di Spinoza, tentò nel romanzo storico Spinoza (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder ...
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Nacque verso il 1380, a quanto pare, a Monreal (Spagna); morì verso il 1440. Filosofo e teologo, fu uno dei dottori ebrei che intervennero in rappresentanza dell'ebraismo alla disputa di Tortosa nel 1413-14. [...] fondamentali), in cui cerca di determinare quali debbano considerarsi le credenze essenziali o gli articoli di fede dell'ebraismo. L'opera è divisa in quattro dissertazioni: la prima, che è quasi un'introduzione generale, tratta dei fondamenti ...
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Scrittore ebreo (Avignone 1451 - Ferrara dopo il 1525), autore di commenti a libri biblici (Giobbe, Pentateuco, Ecclesiaste), di un'opera geografica (Trattato delle vie del mondo), di un'apologia dell'ebraismo [...] (Lo scudo di Abramo), ecc ...
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Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo [...] piano nella Chiesa (cfr. Ad. Ap. 4, 36-37; 9, 27; 11, 22-26; 12, 25-15, 39). Il libro è catalogato fra quelli di Mattia e di Giacomo il Minore nel decreto pseudogelasiano (cfr. G. Bonaccorsi, Vangeli apocrifi, ...
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MOLKO, Shĕlōmōh (Salomone)
Umberto Cassuto
Cabbalista e propagandista messianico, nato in Portogallo verso il 1500 da una famiglia di marrani (il suo nome originario era Diogo Pirez). Tornato all'ebraismo [...] per effetto della propaganda di Dāwīd Rē'ūbēnī passò in Turchia e in Palestina, ove studiò le discipline giudaiche e specialmente la Qabbālāh, e quindi si diresse verso l'Italia. Clemente VII lo accolse ...
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RAVENNA, Renzo
Ilaria Pavan
RAVENNA, Renzo. – Nacque a Ferrara il 20 agosto 1893, quinto dei sei figli di Eugenia Pardo e di Tullio, agiato commerciante appartenente a una famiglia dell’ebraismo ferrarese.
Compiuti [...] il gennaio e il maggio del 1921.
In quell’anno si sposò con Lucia Modena, proveniente da una nota famiglia dell’ebraismo reggiano, una famiglia colta e aperta a influssi e orizzonti politici in parte differenti da quelli in cui Renzo era cresciuto ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...