MABELLINI, Giovanni Battista
Gerardo Bianco
MABELLINI, Giovanni Battista. – Nacque a Savigliano, nel Cuneese, il 5 giugno 1774, da Giuseppe e da Teresa Grosso, in una famiglia appartenente al patriziato [...] i dissidi tra esponenti della comunità e alcune famiglie della città, esponendolo però all’accusa di adesione all’ebraismo, il che lo indusse a ritirarsi a Savigliano per riprendere gli studi teologici.
Qui, nel 1797, fu nominato primicerio ...
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qabbalah
Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si riteneva fossero state rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. [...] testi cabalistici ebraici, lo Zohar e il Sefer Yetzirah, grazie alle quali la loro conoscenza uscì dall’ambiente limitato dell’ebraismo. L’esempio di Postel fu seguito, nel Seicento, da Christian Knorr von Rosenrot (autore di una Kabbala denudata) e ...
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Nome d'arte dell'attore e regista cinematografico statunitense Allen Stewart Konigsberg (n. New York 1935). Dopo essersi imposto all'attenzione mondiale dando vita a personaggi comicamente sfortunati [...] rose of Cairo (1985). Con Husbands and wives (1992) ha continuato a sviluppare i temi tipici del suo cinema (l'ebraismo, il rapporto con la psicanalisi, i conflitti di coppia) e a esprimersi attraverso una comicità fondata sull'equivoco e sulla gag ...
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silenzio Assenza di rumori, di suoni, voci e simili, come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione, oppure il fatto di non parlare o di cessar di parlare o di [...] s. mistico è noto in diverse religioni: nel brahmanesimo la forma più alta della preghiera era considerata il s.; nell’ebraismo antico di fronte alla presenza divina bisognava osservare il s.; nel buddhismo il s. precede e accompagna l’ingresso nel ...
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LIUZZI, Giorgio
Piero Crociani
Nacque a Vercelli il 30 ag. 1895 da Guido e da Elvira Pugliese.
Il padre Guido (Reggio Emilia, 4 dic. 1866 - Torino, 16 maggio 1942) apparteneva a una famiglia israelita [...] ebreo. Monarchico, nazionalista, fascista convinto, fu eletto, nel 1934, presidente della comunità ebraica di Torino; cercò di conciliare ebraismo e fascismo fino, e oltre, i limiti del possibile con il gruppo de "La nostra bandiera" e si scontrò ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] (Platone, Aristotele), inserendosi nelle idee religiose, getta le basi di una dottrina dell’i. personale.
Ebraismo e cristianesimo
Nell’ebraismo biblico, il tema della vita dopo la morte non è precisamente definito, probabilmente per una scelta ...
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Concilio Vaticano II
Concìlio Vaticano II. – L'ultimo concilio ecumenico è diventato, nel periodo di tempo che ha visto Benedetto XVI succedere sulla sede di Pietro a Giovanni Paolo II, un tema di straordinaria [...] nella preghiera di Assisi e in generale nell’impulso dato al dialogo interreligioso e alla fraternità con l’ebraismo – individuava la peggiore espressione del Vaticano II sempre osteggiato. L’elezione di Joseph Rtazinger nel 2005, nonostante le ...
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ALATINO, Mosè Amram di Buonaiuto
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Nato a Spoleto nel 1529, studiò a Perugia sotto la guida di F. Piccolomini e si addottorò in medicina nel 1556. Esercitò la professione a Spoleto col fratello Vitale. [...] in materia di censura di libri ebraici con una lettera del 1577 a Giuseppe Zarphati, inquisitore, convertito dall'ebraismo al cristianesimo (The Jewish Encyclopedia);ma è ricordata un'altra lettera del 1580, sullo stesso argomento, ad Andrea ...
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Konrad, Gyorgy
Konrád, György. – Scrittore ungherese (n. Berettyóújfalu 1933). Appartenente a un’alta borghesia di origine ebraica, ha conosciuto giovanissimo l’occupazione hitleriana, l’antisemitismo [...] narra il passato oscuro di un’intera nazione, e Zsidókról (2010, «Ebrei»), ampia riflessione sul significato dell’ebraismo nelle odierne società occidentali. Nei due volumi autobiografici Elutazás és hazatérés (2001, «Partenza e ritorno») e Fenn ...
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Celso
Filosofo platonico del sec. 2°. È, fra gli autori che nella Tarda Antichità scrissero contro la dottrina cristiana, quello di cui si conservano i materiali più cospicui, a causa della dettagliata [...] C. confuta l’interpretazione cristiana delle profezie e l’esegesi allegorica della Scrittura, rintracciando già in Mosè e nell’ebraismo la corruzione di antiche verità (ulteriormente deformate dai cristiani; I, 14-27): «le storie scritte da Mosè sono ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...