Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] Maometto, soprattutto perché, a differenza del p. cristiano, è inteso come un giardino di delizie anche materiali. Nell’ebraismo postbiblico, invece, non esistendo nell’Antico Testamento riferimenti espliciti al destino dei giusti dopo la morte, sono ...
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Ebreo siciliano del sec. XV. Era stato scolaro nello studio di Padova, da dove, nel 1416, era venuto a Messina come rabbino. Fu molto stimato, oltre che dai suoi correligionarî, numerosissimi allora in [...] dovevano ascoltare le prediche dei preti cristiani. Il B. esercitò anche la professione di medico.
Bibl.: G. Di Giovanni, L'Ebraismo della Sicilia ricercato ed esposto, Palermo 1748; I. La Lumia, Gli ebrei siciliani, in Storie Siciliane, 2ª ed., II ...
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CASSUTO, Umberto (Moše Dāwîd)
J. Alberto Soggin
Nato a Firenze il 16 sett. 1883 da Gustavo e da Emesta Galletti, in una famiglia ebraica tradizionalista e intimamente legata alla comunità israelitica [...] C. si estende su tre campi dindagine: la Bibbia, Pugaritologia e vari temi di studi giudaici, specialmente la storia dell'ebraismo in Italia. In quest'ultimo campo.pubblicò su La Rivista israelitica, che dirigeva dal 1904, una serie di articoli sulla ...
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Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] vaticinato dall’Antico Testamento, e nella sua morte e risurrezione vede la conferma della sua natura. L’ebraismo, invece, rifiuta questo riconoscimento, e procede perciò nell’epoca postbiblica a un’ulteriore elaborazione dell’idea messianica ...
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Gattegna, Renzo. – Avvocato civilista, ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Roma 1939 - ivi 2020). Attivamente impegnato nella vita della comunità ebraica romana e nazionale, ha [...] UCEI, al fine di favorire “un avvicendamento nella continuità e anteponendo così il bene dell'Unione e dell'ebraismo italiano a qualsiasi altra considerazione”. Nel luglio successivo è stata eletta presidente N. Di Segni.
Relazione conclusiva del ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] a una futura comunione: questa deve ancora essere costruita, sui due versanti.
Dialogo con gli ebrei
Il dialogo con l'ebraismo, per le proporzioni che ha assunto e la qualità del discorso svolto, costituisce una novità assoluta tanto per la comunità ...
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WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] separazione pseudoplatonica dell'amore dall'erotismo); e all'antropologia, e alla psicologia delle religioni, identificando nell'ebraismo il principio negativo e femminile e nel cristianesimo il principio positivo e maschile. In conseguenza di questa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nell'Alto Medioevo
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il V e il X-XI secolo le caratteristiche della [...] aiuto la pur abbondante documentazione della Genizah del Cairo, che illumina in maniera perlopiù indiretta la vita dell’ebraismo occidentale e in cui i rapporti mercantili e imprenditoriali fra il mondo ebraico nordafricano e orientale e quello dei ...
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PORCHETUS SALVATICUS
Andrea Lercari
– Visse a Genova nella seconda metà del XIII secolo. Membro di uno dei grandi clan della nobiltà cittadina genovese, quello dei Salvago, famiglia-albergo di parte [...] verso coloro che non avevano riconosciuto il figlio di Dio, Porchetus volle rimarcare la superiorità del cristianesimo sull’ebraismo, non diversamente da quanto avevano fatto alcuni mercanti genovesi, protagonisti di celebri dispute con ebrei: è il ...
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OVADIAH
Luigi Russo
(Obadiah il proselito). – Nacque nella cittadina di Oppido Lucano verso l’anno 1070, da Dreux (Droco) e da Maria, che lo diede alla luce insieme a un fratello gemello, Ruggero. Fu [...] , LI (1965), pp. 19-51; L. Levi, Le due più antiche trascrizioni musicali di melodie ebraiche italiane, in Scritti sull’Ebraismo in memoria di Guido Bedarida, Firenze 1966, pp. 105-136; I. Adler, Synagogues Chants of the twelfth century. The music ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...