diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] fondo più moderna di quella di Ulisse, il cui viaggio si conclude con il ritorno in patria.
Il cristianesimo, nato dall'ebraismo, ha vissuto una condizione di diaspora prima di diventare la religione maggioritaria, e ora, in seguito al fenomeno della ...
Leggi Tutto
(o psicostasi) In varie religioni antiche la «pesatura delle anime» (gr. ψυχοστασία), forma del giudizio divino, in cui l’anima del morto viene pesata sopra una bilancia, per il controllo dei suoi meriti. [...] presente, anche nello zoroastrismo, per il quale si svolge in presenza di Mitra, e nell’islamismo. Nell’ebraismo antico-testamentario se ne trovano espressioni allusive che si riferiscono però a personaggi viventi. Solo dalla letteratura apocalittica ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del saggista e pensatore ebreo Asher Ginzberg (Skvira, Ucraina, 1895 - Tel Aviv 1927). A Odessa (1884-1907) ispirò la costituzione dell'ordine segreto sionistico dei Figli di Mosè (1889-97) [...] coscienza nazionale tra gli ebrei, mediante la diffusione della lingua e la riaffermazione dei valori culturali dell'ebraismo; notevole anche il suo insistente richiamo all'esigenza di tenere nella debita considerazione i diritti nazionali degli ...
Leggi Tutto
ZABULON (ebraico Zĕbūlūn, LXX Ζαβουλών)
Giuseppe Ricciotti
Uno dei dodici figli di Giacobbe, e capostipite dell'omonima tribù degli Ebrei.
In Genesi, XXX, 20, il suo nome è messo in relazione con i verbi [...] tre figli, capi di altrettanti gruppi parentali. La tribù di Zabulon non occupa un posto di speciale importanza nella storia dell'antico ebraismo. In Numeri, I, 31, le si attribuiscono 57.400 uomini atti alle armi un anno dopo l'esodo dall'Egitto, e ...
Leggi Tutto
Pietro Alfonsi (o Pedro Alfonso; lat. Petrus Alphonsi, ebr. Rabbi Moshe Sefardi)
Pietro Alfonsi
(o Pedro Alfonso; lat. Petrus Alphonsi, ebr. Rabbi Moshé Sefardí) (n. Huesca forse 1062- m. ivi forse [...] Oltre all’opera polemica Dialogus contra Iudaeos, in cui vengono alla luce le sue profonde conoscenze culturali e religiose dell’ebraismo e dell’islam, gli si devono diversi scritti; fra questi, di grande importanza per la novellistica medievale e la ...
Leggi Tutto
Giuda Levita (ebr. Yĕhūdāh ha-Lēwī) Poeta e filosofo ebreo (n. Toledo, o Tutela, 1075 ca
m. 1141 ca.). Esercitò la medicina in Spagna; ormai vecchio, volle trasferirsi in Palestina, ma morì durante [...] y Pelayo) e 400 profane; scrisse in arabo il trattato al-Ḥazarī di contenuto filosofico-religioso in cui, sotto la forma di dialogo fra il re dei Chazary e un saggio ebreo, si discute della vera religione concludendo con la superiorità dell’ebraismo. ...
Leggi Tutto
Forza che si immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa, e il complesso delle vicende e delle condizioni materiali e morali che [...] sono sempre virtualmente presenti sembrano contrastare con l’unica e lineare volontà divina e con la sua diretta manifestazione.
Nell’ebraismo, con lo sviluppo del profetismo, l’antico uso rituale delle s. passa in secondo piano (per la festa delle s ...
Leggi Tutto
ONNISCIENZA
Giuseppe LUGLI
È l'attributo pertinente alla natura divina, in quanto la sua assoluta perfezione esclude la possibilità di un'ignoranza anche minima.
ll carattere del sapere era stato considerato [...] stesso inconsapevole di tutto l'imperfetto mondo delle cose, di esso ebbe piena conoscenza la divinità come fu concepita nell'ebraismo e nel cristianesimo; e non solo in ogni entità reale ma anche di ogni entità possibile e pensabile, ponendosi così ...
Leggi Tutto
LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] era precluso l'accesso alle scuole pubbliche.
Il L. ricordò quegli anni come "un periodo d'ortodossia e d'ebraismo" durante il quale, tuttavia, ebbe modo di formarsi intellettualmente e politicamente anche sui libri della biblioteca di Giuseppe Vita ...
Leggi Tutto
Numero intero.
Religione
Come numero sacro, il n. riveste importanti valenze simboliche, soprattutto nelle religioni dei popoli di lingua indoeuropea (per es. le 9 Muse in Grecia, il novendiale sacrum [...] rilievo filosofico nella speculazione greca sotto l’influenza del pitagorismo e che il cristianesimo ereditò dalla civiltà pagana come dall’ebraismo: attorno al 9 come multiplo del 3 si svilupparono molti scritti mistici dal Medioevo fino a tutto il ...
Leggi Tutto
ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...