L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] quarant’anni dopo quegli audaci esperimenti.
Una polverizzazione tradizionale
Comunque la fine della guerra è un’occasione ’ordine, a Queriniana, che sfida sul terreno delle teologie dell’ebraismo e poi dell’islam, e anche a Morcelliana, un po’ ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] modo sperimentale (oltre che trasmissibile e tradizionale), ragionevole, suscettibile perciò di accogliere è molto interessante anche per i riferimenti al protestantesimo e all’ebraismo in Italia.
55 Su questi aspetti insiste P. Bouthillon, La ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] , secondo cui Israele sarebbe l'unico vero centro dell'ebraismo mondiale, non è accettata senza proteste da parte degli viene anche chiamato il Rebbe, per distinguerlo dal rabbino tradizionale che ha la funzione di interpretare e applicare la legge ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] quali il «microfono di Dio» conduceva campagne contro il comunismo non mancando di rimarcarne (secondo schemi tradizionali) i rapporti con l’ebraismo. In questo stesso periodo, verso la fine degli anni Quaranta, suscitando le proteste dell’Unione ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] in diaspora diverrà forte, per cui come nell'ebraismo antico anche nel giudaismo moderno si definisce il deviante comunità, Govind Singh (1675-1708), trasformò l'antica e tradizionale disciplina religiosa in una metodica di vita adeguata a un'etica ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] la società cristiana all’odiata modernità, il ruolo dell’ebraismo diventa infatti importante con il 1848 e assolutamente determinante quelle vite, poté lasciare intatto o quasi l’apparato tradizionale del disprezzo, come era del resto successo già nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] Il termine “bizantino”
L’Impero romano, dalla sua formazione tradizionale all’avvento di Costantino come Augusto (25 luglio 306), era tale regione si era celebrato l’incontro prima fra ebraismo e poi fra cristianesimo e cultura ellenica: quest’ultimo ...
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mizrachista
‹mi∫ra-› s. m. e f. [der. dell’ebr. mizrāḥī «orientale»] (pl. m. -i). – Nome dato, nell’ambito del movimento sionista, a coloro che intendono effettuare il programma del movimento in modo conforme alla vita tradizionale e alle...