La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] a Sartre di G. Marcel (1889-1973), convertitosi dall'ebraismo al cristianesimo nel 1929 e vicino, a un certo momento, diverse si ritrova di fronte tutti i grandi temi della f. tradizionale e si sforza di liberarli da equivoci e falsi problemi. È ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] agli animali e alle piante, si staccarono dal metodo tradizionale, che considerava soprattutto la lunghezza del corpo umano in rapporto delle origini e degli sviluppi della religione di Zarathustra.
Ebraismo. - La religione ebraica ha il suo canone ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] a prescindere dalla già ricordata eccezione per l'ebraismo (e naturalmente anche per il cristianesimo), l' forma). Nella storiografia romana, l'affermare la configurazione tradizionale della storia eroica di Roma tarda, artificiosa e goffa ...
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ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] l'esponente della corrente "cananea", così detta perché i suoi autori tentano di astrarsi dai valori storici tradizionali dell'ebraismo diasporico per riallacciarsi a un primordiale semitismo. I poeti A. Pinkerfeld-Amir, con la sua poesia intimista ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] i Germani, v. creposcolo degli dei.
Religioni bibliche.
Ebraismo. - Accanto all'escatologia individuale, nella collettiva si nebulosa.
Una descrizione di essa, poetica e fondata su dati tradizionali, è in Isaia, XIV, 9 segg., ove è presentata la ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] comune agli antichi Irani come ai Greci e ai Romani.
Nell'Ebraismo. - I diversi elementi babilonesi e persiani si trovano uniti e più nelle sacre rappresentazioni, mentre l'iconografia tradizionale si modificava in tanti aspetti cedendo sempre più ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (App. IV, ii, p. 82; V, ii, p. 464)
Giovanni Maria Vian
Tra il 1992 e il 1999 il pontificato di G. P. ii è stato caratterizzato da una sostanziale conferma delle linee di tendenza [...] non mancano nuovi modelli di santità, mentre accenti più tradizionali ha assunto da parte del papa l'impulso notevole per impulso del papa, in particolare nei confronti dell'ebraismo e dell'islamismo, nella prospettiva del Giubileo che il papa ...
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Con questo nome sono designati gli aderenti al principale tra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell'età precristiana e al principio dell'età cristiana. Il problema dell'origine dei Farisei è [...] Sadducei respingevano l'esistenza di una legge orale o tradizionale, accanto alla legge scritta.
Probabilmente dovremo rappresentarci il a costituire una minaccia per l'esistenza ulteriore dell'ebraismo, e a provocare una seria reazione sotto la guida ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] col suo sistema, gli dei della religione tradizionale come esseri superiori soggetti alla legge della trasmigrazione non cristiane (sacrilegium = ἀϑεότης).
Elaborata nell'ebraismo e nella filosofia ellenistica, adottata dall'apologetica cristiana ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] avrebbe dovuto chiamarsi Angelus novus. Attraverso lo storico dell'ebraismo G. Scholem, al quale fu legato da profonda di unicità, autenticità e irripetibilità tipico dell'opera d'arte tradizionale - il suo "hic et nunc" -, assimilando gli esemplari ...
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mizrachista
‹mi∫ra-› s. m. e f. [der. dell’ebr. mizrāḥī «orientale»] (pl. m. -i). – Nome dato, nell’ambito del movimento sionista, a coloro che intendono effettuare il programma del movimento in modo conforme alla vita tradizionale e alle...