(ebr. Rūt) Nella Bibbia, progenitrice di David. Moabita, sposò Mahalon; dopo la morte di questo, seguì la suocera Noemi a Betlemme; qui si sposò nuovamente con Booz, per la legge del levirato. Dal matrimonio [...] si trova subito dopo il libro dei Giudici, essendo il racconto ambientato appunto al tempo di questi ultimi; nel testo ebraico, invece, il libro è classificato tra gli Agiografi, e più precisamente tra i Cinque Rotoli (mĕgillōt). Gli Ebrei usano ...
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CONFALONIERI, Giovanni Battista
Anna Foa
Nacque a Roma intorno al 1561 da Filippo e da Francesca Emilia; ma la sua famiglia era d'origine milanese, probabilmente nobile, e non sembra che versasse in [...] Romano, dove seguì l'ormai consolidato cursus di studi dei gesuiti, apprendendovi, oltre al latino, il greco e l'ebraico. Per quattro anni fu allievo del Suarez, che insegnava allora teologia al Collegio Romano, "Doctor philosophiae et sacrae ...
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BERTA, Francesco Ludovico
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Torino il 19 ag. 1719 dal vassallo lacopo Antonio, dei decurioni della città di Torino, e da Lucia Margherita Ormea. La famiglia era di origine [...] Tommaso Crust e Francesco Mellet e il dottissimo Giuseppe Pasini. I primi interessi del B., che studiò greco ed ebraico, furono rivolti verso la Sacra Scrittura e la teologia, mentre dal punto di vista politico assorbì il moderato giurisdizionalismo ...
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Ruben
Personaggio biblico, figlio primogenito di Giacobbe e capostipite della tribù omonima. Avendo offeso l’onore di suo padre, fu privato della primogenitura. R. oppose resistenza all’azione dei fratelli [...] Giordano, dedicandosi alla pastorizia e prendendo poca parte alle imprese guerresche per l’indipendenza nazionale. Dopo la scissione del regno ebraico, la tribù appartenne a Israele e ne seguì le sorti fino alla caduta sotto il dominio assiro (721 a ...
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DOLFIN, Giovanni Pietro
Paolo Preto
Nacque a Brescia il 20giugno 1709 da Giovanni, patrizio veneziano allora camerlengo nella città, e Francesca Caliari. Il padre si dimenticò di istruire la prescritta [...] e Bologna, poi segui dal 1727 al 1729 lo zio paterno Marc'Antonio a Zante, dove si dedicò al greco, all'ebraico e al francese e infine vesti l'abito ecclesiastico nel convento dei francescani conventuali. Dopo un intenso tirocinio di studi e pratiche ...
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Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] , del fondatore della psicologia della motivazione Paul Diel e di Léon Askenazi, considerato il padre della rinascita del pensiero ebraico in Francia, è stato anche vicino al maestro chassidico Israel di Gur. Studioso e maestro del pensiero di Israel ...
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Nella trattatistica sulle streghe dei sec. 15°-17°, riunione di donne che, avendo stabilito un patto con il demonio per averne favori e poteri, sarebbero state trasportate di notte in luoghi determinati [...] fine del 15° sec.) è da mettere forse in relazione con l’antisemitismo medievale, che vedeva nei riti del sabato ebraico un insieme di atti perversi.
Il tema ebbe largo sviluppo anche nelle leggende germaniche divulgate in epoca romantica: celebre la ...
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Ebraista (Trieste 1800 - Padova 1865), poeta ed esegeta biblico. Professore dal 1829 al Collegio rabbinico di Padova. Notevole fu il suo interesse per la poesia medievale, di cui rese note le liriche di [...] ) e tradusse in italiano il Libro di Isaiah (1856), il Pentateuco e Hafṭārōt ("Passi profetici", 1860). Come esegeta scrisse in ebraico un commento al Pentateuco (1871-76). Grazie alla sua versatilità scambiò con i più noti studiosi del suo tempo una ...
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VÖLTER, Daniel
Teologo evangelico, nato il 14 settembre 1855 a Esslingen (Württemberg); libero docente di storia della chiesa a Tubinga nel 1884, divenne l'anno seguente professore nell'università cittadina [...] nelle epistole ai Romani e ai Corinzî dei frammenti autentici. Da ultimo ha sostenuto l'origine egiziana dello "jahvismo" ebraico.
Tra gli scritti principali ricordiamo: Paulus und seine Briefe (1905); Die Offenbarung Johannis (2ª ed., 1900); Die ...
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giubileo
Raffaele Savigni
L'anno santo dei cattolici
La Bibbia aveva fissato una ricorrenza speciale, ogni cinquant'anni, per ricordare che la Terra è di Dio e che gli uomini la possiedono solo in modo [...] un condono straordinario delle pene per i loro peccati
Il giubileo secondo la Bibbia
Il termine giubileo deriva dall'ebraico yobel, che significa "capro" e richiama più precisamente il corno del capro, cioè lo strumento col quale veniva annunziato ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.