Israele, storia di
Elena Loewenthal
Un antichissimo nuovo Stato
Israele è un nome molto antico, citato nella Bibbia più di duemila volte. Da allora questo nome è diventato quello di tutto il popolo [...] il giro dell'isolato in una qualunque città del paese significa avere la garanzia di sentire parlare più di una lingua: ebraico, arabo, russo, yiddish, inglese…
Israele è un paese vivace, da un punto di vista produttivo e culturale. Vi si pratica un ...
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HAGANAH
Sabatino MOSCATI
. Organizzazione militare ebraica in Palestina, sorta dopo la dichiarazione Balfour (1917), come sviluppo dei gruppi armati già esistenti per la "difesa" (ebraico Haganah) degli [...] d'Israele (15 maggio 1948) e l'inizio della lotta contro gli Arabi, hanno fatto della Haganah la forza armata ebraica in Palestina.
Bibl.: E. Golomb, History of Jewish self defence in Palestine, Tel Aviv 1946. Ulteriori dati nei bollettini periodici ...
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Mapai
Acronimo di Mifleget poalei eretz Israel («Partito dei lavoratori d’Israele»). Fondato nel 1930, fu il principale partito di sinistra dello yishuv ebraico e poi di Israele, sotto la direzione ininterrotta [...] (1930-63) di D. Ben-Gurion. Dopo il ritiro di quest’ultimo, il M. conobbe una serie di rovesci elettorali; nel 1968 confluì nel Partito laburista, con altre formazioni minori ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] Gush Emunim («blocco dei fedeli»), che poneva al centro della sua politica la difesa della terra, in quanto santa e integralmente ebraica. Di qui la creazione di insediamenti in Cisgiordania e a Gaza, iniziata nel 1967 e condotta dal Gush Emunim su ...
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Medico e cronista ebreo (n. Avignone 1496 - m. dopo il 1577). Esercitò la professione medica a Novi, a Genova, a Voltaggio e a Castelletto Monferrato. Scrisse in ebraico due cronache, una sui re francesi [...] e i re ottomani e l'altra, ῾Emeq ha Baklā ("Valle del pianto"), sulla persecuzione sofferta dagli Ebrei fino al 1575; inoltre poesie, lettere, opere grammaticali e lessicografiche. Fece pure traduzioni di libri dal latino e dallo spagnolo in ebraico. ...
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Esponente sionista e uomo politico d'Israele (Płońsk, Polonia, 1886 - Tel Aviv 1973). Avendo aderito giovanissimo al movimento sionista, si trasferì nel 1906 in Palestina, dove assunse il cognome ebraico [...] nel 1918, dedicandosi, durante il periodo del mandato britannico, alla costruzione delle basi di un futuro stato ebraico indipendente. Fondatore (1920) e segretario generale, fino al 1935, dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] «Razzismo & Modernità», 2, 2002, pp. 81-97.
10 R. Taradel, B. Raggi, La segregazione amichevole. «La Civiltà Cattolica» e la questione ebraica 1850-1945, Roma 2000, pp. 20-21, 29.
11 Ibidem, pp. 29-31.
12 Cfr. A. Di Fant, L’affaire Dreyfus nella ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] . Con il termine giudaismo si indicano la religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali vennero definendosi da .Giudeo-spagnola è invece la lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, che risale all’espulsione degli Ebrei dalla ...
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Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] scritti: Jésus et Israël (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" del popolo ebraico per la condanna di Gesù; La dispersion d'Israël, fait historique et mythe théologique (1954); Genèse de l ...
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Scrittore e uomo politico ungherese (Budapest 1860 - Edlach, Austria, 1904), fondatore del sionismo. Sotto l'influsso del caso Dreyfus e dell'antisemitismo che si manifestò in quella circostanza, concepì [...] come problema mondiale; nella sua opera Der Judenstaat (1896) precisò la sua tesi sulla formazione di una società ebraica entro uno stato proprio, con distinta personalità internazionale, ove convogliare in pacifica immigrazione gli Ebrei di tutto il ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.