MARCO da Montegallo (Marco del Monte Santa Maria)
Hélène Angiolini
Nacque nel 1425 a Fonditore di Montegallo, località dell'Ascolano nota anche come Santa Maria di Montegallo, da Claro di Rainaldo "de [...] Bracci, Padova 1998, pp. 71-229; M. Sensi, M., apostolo dei Monti di pietà, ibid., pp. 221-254; R. Scuro, La presenza ebraica a Vicenza e nel suo territorio nel Quattrocento, in Reti medievali, VI (2005), 1, p. 13 (htpp:// www.dssg.unifi.it/_RM/atti ...
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BARIANI, Nicolò
Maura Piccialuti
Figlio di Giovanni, nacque a Piacenza intorno alla metà del sec. XV. Entrato nell'Orcúne degli agostiniani eremiti, si addottorò in filosofia, teologia e diritto canonico. [...] . II, in Dict. de théologie cathol., XV,2, Paris 1950, col. 2363; A. Milano, I monti di pietà contro il prestito ebraico,in Scritti in memoria di Sally Mayer,Gerusalemme 1956, pp. 199 ss.; J. T. Noonan, The scholastic analysis of usury,Cambridge Mass ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] godeva di grandissima autorità e reputazione in tutta Europa, noto per il rigoroso ascetismo e l'intransigente difesa dell'ortodossia ebraica.
Ancor prima della laurea, la fama della C. per la sua erudizione, la cultura scientifica, la conoscenza di ...
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GIUDICI, Battista dei
Diego Quaglioni
Figlio di Lorenzo, di cospicua e nobile famiglia intemelia, nacque a Finale, nel Marchesato ligure dei Del Carretto, tra il 1428 e il 1429 (il suo epitaffio, dettato [...] dunque una viva reazione alla posizione tradizionalmente indulgente delle correnti giuridiche di ambito civilistico verso il mondo ebraico, e uno dei migliori documenti di quel clima ideologico che doveva rapidamente portare alla creazione dei ghetti ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] sono sommersi, nell'opera, da un denso argomentare tradizionale, in cui tuttavia èmessa a frutto dall'A. la conoscenza dell'ebraico e delle lingue orientali.
Nel chiuso ambiente conventuale, dopo l'esperienza in terra tedesca e in Toscana (durante la ...
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GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] la copia dei Vat. gr., 1924-25, che dotò di una sua prefazione. Suo devotissimo fu Fioravante Martinelli, scrittore di ebraico e poi di latino, al suo servizio per venti anni e poi suo biografo.
Dopo il cardinalato, il G. rinunziò definitivamente ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] Chiesa, dapprima con le aspre disposizioni contenute nella bolla Cum nimis absurdum del 14 luglio 1555, istitutiva del ghetto ebraico a Roma, e quindi, nell’autunno dello stesso anno, con una violenta campagna contro i marrani di origine portoghese ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] Malcom X, 1997, pp. 13-23; cfr. Mokrani, 2012, pp. 273-283). L’anno successivo, a Buenos Aires, Lubich incontrò le comunità ebraiche di Argentina e Uruguay, evidenziando i punti comuni tra la spiritualità del movimento e il patrimonio religioso ...
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MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] e ritenendola «una tra le poche vive che potrebbero essere di guida nella soluzione di problemi riguardanti ad esempio la lingua ebraica alla quale (permettano i Maestri che dica il mio parere) assai più che all’arabo si manifesta parente» (Rivista ...
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DE NOBILI, Roberto
Matteo Sanfilippo
Nacque nel settembre 1577 a Montepulciano (Siena) - ma un'errata tradizione ha ritenuto a lungo che fosse nativo di Roma - dal marchese Pierfrancesco e da Clarice [...] la simpatia dei brahmani, seguendo un procedimento già sancito da Cristo e dagli apostoli, che seppero adattarsi al mondo ebraico e a quello romano per diffondere la parola divina. In secondo luogo è necessario accettare e trasformare alcuni costumi ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.