Fondatore (Podolia 1700 circa - Medžibož, Ucraina, 1760) del movimento ebraico del ḥasidismo. Dopo anni di isolamento in studî cabalistici, raccolse migliaia di fedeli predicando una nuova dottrina mistica [...] che privilegiava la fede e il sentimento rispetto all'intellettualismo talmudico. I suoi insegnamenti furono messi per iscritto dai suoi discepoli ...
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Teologo e scrittore arminiano (Ginevra 1657 - Amsterdam 1736). Prof. di ebraico e di filosofia ad Amsterdam (1684); si dedicò alla critica biblica (commentò parecchi libri della Bibbia e negò l'attribuzione [...] del Pentateuco a Mosè) e storica, curando anche importanti edizioni delle opere di Erasmo, U. Grozio, D. Petau, ecc ...
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Teologo e critico (Totne, Devonshire, 1718 - Oxford 1783). Prof. di ebraico all'Exeter College di Oxford, studiò soprattutto la tradizione del testo del Vecchio Testamento, e nell'opera sua principale [...] Vetus Testamentum Hebraicum cum variis lectionibus (2 voll., 1776-80) dimostrò la scarsa importanza delle varianti del testo masoretico ...
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Gesuita (Grenoble 1567 - Avignone 1622). Prof. di teologia e di ebraico a Lione dal 1608, partì poi (1611) per il Canada, dove fondò prima la missione di Port-Royal in Acadia (Nuova Scozia), poi (1613) [...] sulla costa opposta quella di Saint Sauveur (oggi Bar Harbor, Maine). Ma l'una e l'altra furono distrutte dal pirata inglese Samuel Argall, per cui il B. tornò in Francia (1614). Interessanti le sue relazioni ...
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Polemista e teologo riformato (Alençon 1641 - Londra 1717). Versato nell'ebraico e siriaco, intraprese, col pastore calvinista Claude, una nuova traduzione francese della Bibbia; aprì poi a Londra una [...] chiesa per gli esiliati francesi, in cui si officiava in rito anglicano; canonico a Salisbury, dottore onorario di Cambridge e di Oxford, scrisse tra l'altro una Dissertatio de Tertulliani vita et scriptis ...
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Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] L'altro momento cruciale delle origini è quello che ogni anno gli Ebrei celebrano con la festa di Pesach, cioè la Pasqua ebraica, che rievoca la conquista della libertà e l'esodo, cioè l'uscita dall'Egitto. Questo racconto è narrato nel secondo libro ...
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Orientalista e prelato (Prospect, Irlanda, 1803 - Dublino 1878); professore di ebraico e di Sacra Scrittura, poi rettore del Collegio Irlandese (1832-50) e del Collegio urbano di Propaganda Fide (1848-49) [...] a Roma; arcivescovo di Armagh e legato apostolico d'Irlanda (1850); arcivescovo di Dublino (1852), dove aprì l'università cattolica (1854); cardinale (1866), tenne il concilio nazionale di Maynooth (1875) ...
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Oratoriano (Limoges 1744 - ivi 1832), prof. di teologia, greco ed ebraico nei seminarî della Congregazione dell'Oratorio; pubblicista, intervenne nelle polemiche sulla costituzione civile del clero e fu [...] costretto ad abbandonare la Francia (1792); rientrato in patria dopo il Concordato (1801), sostenne le sue convinzioni giansenistiche e gallicane scrivendo a favore del matrimonio civile, contro l'intervento ...
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Teologo, filologo e letterato (Zurigo 1701 - ivi 1776). Prof. di ebraico (1731), poi (1745) di greco al Gymnasium di Zurigo, nelle sue opere teologiche (De principiis in examinanda et definienda religionis [...] essentia, 1741) e storiche mostra un aperto influsso del razionalismo critico tedesco. Fu però un avversario deciso del deismo: e la sua polemica religiosa, contro la sistematica ortodossa da un lato, ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] il peso della tradizione risorgimentale aveva impedito, anche dopo l’ascesa del fascismo, il sorgere di un problema ebraico. Ma in seguito alla formazione dell’Asse Roma-Berlino si ebbe la Dichiarazione della razza (15 luglio 1938), sottoscritta ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.