DIONISI (Dionigi), Filippo Lorenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 9 ag. 1712 (e non nel 1711, come asserito da alcuni biografi), da Giovan Battista e da Anna Perelli, persone "di mediocre [...] alle fonti, si applicò con passione all'approfondimento della conoscenza del latino e all'apprendimento del greco e dell'ebraico, ottenendo risultati non mediocri, che gli meritarono l'apprezzamento degli ambienti eruditi della città, tanto che il ...
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CALENDARIO
M. Mihályi
Sistema convenzionale di misura del tempo, con un intervallo base che è l'anno. Il termine deriva dal lat. calendarium 'registro di conti', in rapporto al pagamento degli interessi [...] come c. giuliano, in quanto riformato da Giulio Cesare nel 46 a.C., subendo in parte anche l'influsso del c. ebraico, ed è fondamentalmente un c. solare. Il c. romano era illustrato preferibilmente con il solo Zodiaco o con le immagini delle Stagioni ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] ed ebrei, il secondo concerne il capitolo islam. Sul primo fronte vanno ricordate le prime iniziative prese dall’Aec (Amicizia ebraico-cristiana), che in Italia aveva cominciato a muovere i primi passi a Firenze nel 1950 e che, grazie alla creatività ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] il pensiero di Ebrei convertitisi al cristianesimo. Assurse a grande notorietà con Pico della Mirandola, che aveva appreso l’ebraico da Flavio Mitridate e in alcune delle sue 900 tesi volle dimostrare che nella c. era contenuta la prova della ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] se pare che ufficialmente il viaggio avesse lo scopo di permettere a Perna e Gelusio di studiare greco ed ebraico all’Università di Basilea, la coincidenza cronologica con le contemporanee fughe di Bernardino Ochino, Celio Secondo Curione e Pietro ...
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CANTONI, Raffaele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Venezia il 29 febbr. 1896 da Enrico e da Emma Caravaglio. Si diplomò in ragioneria a Padova e si iscrisse nel 1913 alla scuola di applicazione per ingegneri [...] il fascismo, Torino 1961, pp. 426, 475, 478, 481, 487; A. Segre, Per il 30ºcompleanno della Rassegna: Movimenti giovanili ebraici in Italia durante il periodo razziale, in Rass. mensile d'Israel, XXXI (1965), pp. 382-393; U. Nahon, I mille emigranti ...
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Il primo grande profeta d'Israele (1a metà del sec. 9º a. C.); non ci restano scritti di lui, che pur ebbe nella vita politica e religiosa del suo tempo una parte eminente. Nativo, forse, di Tesbe di Galaad, [...] culto di Yahweh o di Baal, prova che risultò a tutto favore di Elia. Al grido di "Yahweh è il mio Dio" [in ebraico Ēliyyāhū], i 400 profeti di Baal furono giustiziati, e di lì a poco cadde la pioggia ristoratrice. Perseguitato da Gezabele, E. fuggì ...
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sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] politeismo e dell’idolatria egiziani, delle loro origini e delle loro aberrazioni, in confronto con la purezza del monoteismo ebraico, paragone tra Israeliti ed Egiziani e ricordo dell’uscita degli Ebrei dall’Egitto. Elementi interni mostrano che il ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] una loro qualità. Le implicazioni di queste identificazioni sono già presenti in un saggio di Hubert del 1904: il qadosh ebraico, il tapu e il mana polinesiani sono equivalenti funzionali del sacer; ne consegue che la nozione di sacro è universale ...
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LORENZO da Brindisi, santo
Dario Busolini
Nacque a Brindisi il 22 luglio 1559 da Guglielmo Russo e da Elisabetta Masella, che lo battezzarono con il nome di Giulio Cesare. Dopo la morte del padre, tra [...] con passione all'apprendimento delle lingue antiche e moderne e della Sacra Scrittura, che imparò a memoria in latino e in ebraico. Ordinato sacerdote il 18 dic. 1582, iniziò il suo ministero come docente di teologia e predicatore.
Nel 1586 fu eletto ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.