FINETTI, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 1° apr. 1762 a Voghiera, piccolo paese a pochi chilometri da Ferrara, da Giuseppe "umile artigiano". Entrato nel seminario ferrarese nel 1774, il [...] di Ferrara. Studiò anche clavicembalo (che resterà sempre il suo passatempo preferito) e canto ecclesiastico, nonché greco ed ebraico con l'ex gesuita C. Compagni. Appena conseguita la laurea in teologia fu ordinato sacerdote.
Prese subito a ...
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Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto [...] in volgare italiano (1938); La Sacra Bibbia tradotta dai testi originali (in collab. con altri, 1943); I Salmi tradotti dall'ebraico (1945); Institutiones Biblicae scholis accommodatae (1951); Scritti di erudizione e di filologia, (4 voll., 1952-58). ...
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Attività svolta da una religione, un movimento, un partito per cercare e formare nuovi seguaci.
Mentre le religioni tribali e nazionali non hanno alcuna tendenza a estendersi al di là della comunità sociale [...] numero di proseliti. L’attività missionaria è una forma organizzata del proselitismo.
Nel giudaismo, il nome di proselito (ebraico gēr) è dato in un primo tempo allo straniero dimorante nel territorio israelita, ma passa ben presto a designare ...
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Adorazione di un solo essere divino. Si distingue dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione di altre divinità. Si può parlare di m. temporanea nel [...] di un popolo accentra in sé tutti i valori sacrali e diventa unico dio adorato da quel popolo, che però ammette che altri popoli abbiano i loro dei. Secondo una teoria, lo yahwismo ebraico sarebbe stato una m. prima di diventare monoteismo. ...
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ZOLLI, Eugenio (propr. Israel Zoller)
Giovanni GARBINI
Ebraista ed esegeta biblico, nato a Brody (nella Polonia già austriaca) il 7 settembre 1881, morto a Roma il 2 marzo 1956. Mutò il cognome Zoller [...] 'università di Roma (dopo aver tenuto per un anno l'incarico di epigrafia semitica); insegnò inoltre lingue e letteratura ebraica e aramaica post-biblica nel Pontificio Istituto Biblico dal 1946 al 1955.
Opere principali: Israel, Udine 1935 (saggi ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] ; Il grande libro dei santi, 3 voll., 1998).
Il sigillo del sangue
Di fronte al pantheon antico e al monoteismo ebraico, l’incarnazione ha inserito una novità radicale: Gesù è colui che, avendo vinto la morte fisica, è garante dell’immortalità dell ...
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BUCCERONI, Gennaro
Bartolomeo Genero
Nato a Napoli il 21 apr. 1841, Compì i primi studi nel collegio dei gesuiti a S. Sebastiano; nel 1856 entrò nella Compagnia di Gesù e, dopo il noviziato, studiò [...] attività fu rivolta esclusivamente all'insegnamento. Prima nelle isole Canarie, dove insegnò filosofia, storia della filosofia, storia naturale ed ebraico fra il 1864 e il 1868; in seguito a Laval, dove fu incaricato di "teologia vespertina" per il ...
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WISEMAN, Nicholas Patrick
Giuseppe De Luca
Nato da irlandesi a Siviglia il 2 agosto 1802, morto a Londra il 15 febbraio 1865. Alla morte del padre (1805) fu ricondotto in Irlanda e posto poco dopo in [...] Horae Syriacae, che gli acquistarono solida fama di orientalista, e l'onore di professore soprannumerario, alla Sapienza, di ebraico e siro-caldaico; e, infine, l'amicizia dei migliori dotti del tempo. Intanto, era vicerettore del Collegio inglese ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] ; Vita di S. Maria di Nazareth, Bologna1841), ed una raccolta di poesie religiose (Le voci dell'anima, Bologna 1842). Studiò l'ebraico e il caldaico sotto la guida del canonico G. Fabiani, scolaro di G. Mezzofanti, e completò gli studi di filosofia e ...
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– Artista e religioso (m. Gerusalemme 1660). Le notizie su questo artista non consentono di stabilirne con certezza l’anno di nascita, ipotizzata da L. Saviano tra gli ultimi anni del Cinquecento e i primi [...] di Ottaviano (Napoli); esse confermano la conoscenza da parte di M. del ketubah (ebraico: כְּתוּבָּה - "documento"; plur. ketubot), l'accordo nuziale ebraico; inoltre è possibile attribuire a questo artista il soffitto dell’edificio appartenuto alla ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.