Santa (Roma 368 - Betlemme 419); figlia terzogenita della matrona romana Paola, fece parte del cenacolo di Marcella sull'Aventino, del quale s. Girolamo teneva la direzione spirituale: per lei egli scrisse [...] . Poi (386) E. accompagnò la madre in Oriente, e con lei si stabilì a Betlemme nel chiostro di cui, dopo la morte di Paola (404), assunse la direzione. Dotta in latino, in greco e in ebraico, aiutò s. Girolamo nella trascrizione dei codici biblici. ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] 1909-1914; O. Stählin, in W. Christ, Geschichte d. griechischen Literature, II, i, 6a ed. 1920, pp. 588-591 (sulla letteratura ebraica in lingua greca); L. Blau, in Soncino-Blätter, I, 1925-26, pp. 16-28; D. Sidersky, Les origines juives des légendes ...
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GATTI (Gatto), Giovanni
Silvano Giordano
Figlio di Gerlando, nacque verso il 1420 a Messina, dove il padre, nativo di Agrigento, si era trasferito.
Entrò giovinetto nel convento di S. Domenico della [...] canonico e civile, che apprese frequentando diversi Studi italiani. Si dedicò particolarmente alle lingue classiche: latino, ebraico e greco, quest'ultima perfezionata durante un viaggio in Grecia appositamente effettuato.
Fino al 14 febbr. 1451 ...
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Sesto giorno della settimana (dall’ebr. shabbāt «(giorno di) interruzione, e quindi di riposo»).
Nella settimana ebraica, è il settimo giorno, festivo e consacrato a Dio, nel quale si interrompe ogni lavoro [...] ecc.). In Italia, il diritto degli ebrei a osservare il riposo sabbatico è riconosciuto dalla l. 101/8 marzo 1989. Nel calendario ebraico ogni settimo anno cade l’anno sabbatico, in cui la Bibbia (Levitico 25, 2-7 e Deuteronomio 15, 1-3) prescrive la ...
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CATELANI, Vincenzo
Claudio Mutini
Da famiglia di disagiate condizioni economiche, nacque a Reggio Emilia il 13 ott. 1742. Compì gli studi presso il locale seminario, ove fu accolto per intercessione [...] assiduamente allo studio delle sacre scritture, e per questo si applicò con successo all'apprendimento del greco e dell'ebraico. Terminato il corso di teologia, assolse le funzioni di insegnante presso lo stesso seminario che lo aveva visto studente ...
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BARCELLONA, Antonino
Francesco Traniello
Nacque a Palermo il 22 nov. 1726 da nobile famiglia decaduta. Studiò nel Collegio dei gesuiti, ottenendo la laurea in teologia ed entrando poi nella Congregazione [...] di Nicolò Cento), di architettura, di archeologia, e specializzandosi nella conoscenza del greco e dell'ebraico. Sulla scorta di questa vasta erudizione affrontò ricerche riguardanti storia sacra, antichità ecclesiastiche, biblistica e patrologia ...
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Gli appartenenti alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno, fondata da Joseph Smith iunior e diffusa negli USA.
In un ambiente di risveglio (revival) e di entusiasmo religioso, Smith nel [...] serie di visioni. Sul libro, che narra la storia dei popoli d’America, collegata fantasiosamente con la storia del popolo ebraico, e su altre rivelazioni si fonda la dottrina mormonica, che è una interpretazione del cristianesimo in chiave gnostica e ...
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CARMELI, Michelangelo
Claudio Mutini
Nacque il 27 sett. 1706 a Cittadella (Vicenza) da Michele e da Fabia Parini. Il suo nome di battesimo era veramente Zeno, cambiato poi in quello di Michelangelo [...] e a Padova (dove ebbe come maestro Geremia Mioni); poi si recò a Roma per perfezionarsi nello studio del greco e dell'ebraico. Ritornato nella nativa regione, si dette per qualche tempo a insegnare greco a Cento e a Udine, fino a quando, nel 1739 ...
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Monaco basiliano (n. Costantinopoli - m. Roma tra il 1383 e il 1387) nel monastero di Studion a Costantinopoli; nel 1348 successe a Barlaam nel vescovado di Gerace e nel 1366 fu nominato arcivescovo di [...] a Roma (1380 circa); qui attese all'insegnamento del greco e alla preparazione di un'edizione triglotta del Vecchio Testamento (testo ebraico e versione in greco e in latino; solo una parte della versione greca fu rinvenuta in un codice marciano, in ...
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Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] ampliati e riuniti con altri provenienti da scuole diverse. La lingua è l’aramaico (ma molti passi sono in ebraico), in due varietà diverse: l’orientale (affine al siriaco) per quello babilonese, l’occidentale (affine al samaritano) per quello ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.