Semitista (Oxford 1892 - ivi 1975), figlio di Samuel Rolles, prof. nell'univ. di Oxford. Ha dominato l'intero campo della semitistica, e in particolare l'ebraico, attraverso una serie di pubblicazioni, [...] tra cui spiccano: Problems of the hebrew verbal system (1936), Semitic writing from pictography to alphabet (1948), Aramaic documents (1953), The judaean scrolls (1965) ...
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Teologo riformato (Étampes 1534 - Londra 1599), studiò legge e fu avvocato a Parigi, poi (1560) pastore a Ginevra, quindi insegnante a Cambridge di teologia ed ebraico, attirandosi però deplorazioni (1595) [...] per aver insegnato dottrine arminiane; fu uno dei primi teologi anglicani che resistettero all'introduzione delle dottrine calvinistiche ...
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ZOROBABEL
Giuseppe Ricciotti
Personaggio che appare a capo degli Ebrei che dall'esilio babilonese fecero ritorno a Gerusalemme.
Il suo nome è scritto in ebraico Zĕrubbabel (greco Ζοροβάβελ), ed è probabilmente [...] dapprima ostili e poi favorevoli, fu terminata. Ciò avvenne nel 516 a. C.; dopo questo fatto, fondamentale per la storia ebraica, non sappiamo più nulla di Zorobabel.
Z. è nominato nelle genealogie di Gesù Cristo (Matteo, I; Luca, III), come suo ...
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Riformatore (Birkende 1494 - Ribe 1561); a Wittenberg abbracciò il luteranesimo e se ne fece apostolo (fu detto il Lutero danese). Predicatore a Copenaghen e prof. di ebraico nella locale università (1537), [...] dal 1542 fu vescovo di Ribe. Tradusse il Pentateuco e forse fu l'autore della Confessio Hafnica (1530) ...
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Frate minore (Calascio 1550 - Roma 1620), dotto ebraista, fu creato da Paolo V "maestro generale della lingua santa" in Roma, ove si dedicò all'insegnamento dell'ebraico e alla compilazione delle monumentali [...] etiam librorum Esdrae et Danielis suo loco inseruntur (4 voll., 1621-22, pubblicati postumi a cura di L. Wadding); è anche autore di una grammatica ebraica (Verbum Dei - Canones generales linguae sanctae hebraicae, 1616) e di un dizionario (1617). ...
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Rabbino e medico (Venezia 1654 - Londra 1728). Esercitò dal 1702 il rabbinato a Londra; fu apologeta dell'ebraismo tradizionale, in polemica con caraiti (Maṭeh Dan "La verga di Dan", in ebraico e spagnolo, [...] 1710) e sabbatiani (Esh Dat "Il fuoco della religione", in ebraico, 1715); venne criticato a causa di una presunta adesione al panteismo spinoziano. ...
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(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto [...] dal testo biblico in relazione con il riso d’incredulità con cui la madre Sara accolse la notizia della sua prossima nascita o, secondo altri testi, con il riso di gioia del padre Abramo. L’episodio più ...
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Teologo e pensatore ebreo (Livorno 1823 - ivi 1900); di famiglia di origine marocchina, propugnò l'inclusione della teologia cabbalistica nell'ebraismo accanto alla tradizione talmudica. Autore, in ebraico, [...] di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici (Morale juive et morale chrétienne, 1867; Teodicea e attributi di Dio, 1877-1904; ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] «Razzismo & Modernità», 2, 2002, pp. 81-97.
10 R. Taradel, B. Raggi, La segregazione amichevole. «La Civiltà Cattolica» e la questione ebraica 1850-1945, Roma 2000, pp. 20-21, 29.
11 Ibidem, pp. 29-31.
12 Cfr. A. Di Fant, L’affaire Dreyfus nella ...
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‛Āshūrā’ Solennità islamica ricorrente il 10 di muḥarram, primo mese dell’anno musulmano. L’obbligo del digiuno, in essa inizialmente prescritto da Maometto a imitazione del kippūr ebraico, fu poi trasferito [...] dal profeta stesso all’intero mese di ramadān; il digiuno di 24 ore consecutive in occasione dell’‛Ā. rimase un atto di pietà individuale facoltativo. Nell’Islam sciita, il giorno di ‛Ā. coincide con la ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.