dibbūq Termine ebraico che indica la possessione da parte di demoni o di anime di defunti. Il tema ha ispirato un classico del teatro ebraico (Der Dybuk di S. Anski, 1921). ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] , non si trovano immagini né di Dio stesso né delle sue creature.
La legge e il culto
La legge religiosa del popolo ebraico è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del ...
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tĕfillāh In ebraico, preghiera di petizione o di ringraziamento. La t. per eccellenza è quella delle «diciotto benedizioni» (shĕmōnēh ‛eśrēh). Al plurale, tĕfillīn è il nome dei filatteri. ...
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Nome ebraico («germoglio») della fronda di palma che, insieme a un cedro e a rami di salice e mortella, forma il mazzo delle «quattro specie», agitato dai fedeli durante la preghiera della festa del sukkot. ...
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In ebraico, bacino di raccolta naturale di acqua. L’immersione nel m. purifica persone e oggetti; si usa specialmente per il rito di conversione all’ebraismo e per la purificazione dall’impurità mestruale. ...
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kāshēr (o kōsher) In ebraico, «conveniente, giusto, adatto». In particolare, è detto di persone che agiscono secondo le prescrizioni rituali o di cose (soprattutto il cibo) che sono conformi a esse. ...
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Sukkōt Termine ebraico («capanne») che indica la festa dei tabernacoli, o delle capanne, che gli Ebrei celebravano in occasione del raccolto agricolo autunnale, ma alla quale fu connesso più tardi il ricordo [...] della loro dimora in tende durante la migrazione nel deserto ...
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Profeta ebraico; quarto del profeti minori, autore di una visione profetica di 21 versetti, contenente una predizione della vendetta divina contro il popolo di Edom, sempre ostile al fratello Giacobbe [...] (il popolo d'Israele). Lo scritto è probabilmente posteriore all'esilio babilonese ...
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Nel rito ebraico, piccolo rotolo di pergamena con scritti i brani biblici di Deut. 6, 6-9 e 11, 13-21, conservato in un astuccio affisso allo stipite destro (rispetto a chi entra) delle porte delle abitazioni. ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.