filosofia
Stefano De Luca
L'amore per la conoscenza
L'unica definizione condivisa della filosofia (dal greco philèo "amare" e sophìa "sapienza") è contenuta nell'etimologia della parola: amore per il [...] Esiodo ha svolto un ruolo cruciale per la formazione dei Greci, paragonabile a quello svolto dalla Bibbia per il popolo ebraico. Anche se erano racconti fantastici, i miti omerici ed esiodei erano privi delle contraddizioni e del senso del mostruoso ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] fatto convenientemente, dal momento che l'ultima cena di Cristo ebbe luogo nella pri-ma sera della Pasqua ebraica. Il calendario ebraico, tuttavia, non era affidabile nel tentativo di conciliare l'esigenza di assegnare all'anno la giusta durata (in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] cui esso intende rivolgersi. La Bibbia ha un obiettivo di carattere essenzialmente pratico – quello di dare la ‘legge’ al popolo ebraico ‒, e si serve a questo fine del linguaggio più adatto, corrispondente agli usi e ai costumi del pubblico al quale ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] nei corsi di Sacra Scrittura, improntati ai nuovi criteri storico-filologici e arricchiti dalla personale conoscenza dell'ebraico che il G. poteva vantare, le polemiche che accompagnarono le "tesi" proposte pubblicamente dai suoi allievi nel ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] dell'uomo), in cui ancora una volta rifluisce, con una suggestione dell'averroismo sigieriano, l'insegnamento della mistica cristiana ed ebraica. Vastissima la fortuna di P. in Italia e in Europa: da Bruno a Vico, da Reuchlin e Zwingli ai platonici ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] ellenistico.I cristiani, che da principio si considerarono, e furono considerati dai pagani e dagli ebrei, un gruppo ebraico, nel momento in cui decisero di portare anche ai gentili il proprio messaggio non diedero più un'interpretazione territoriale ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] diresse pure la scuola orientale e l'istituto di studi orientali, sostenendo, nel contempo, l'insegnamento per l'incarico di ebraico e lingue semitiche comparate.
La vastissima opera del F. (la bibliografia completa dei suoi lavori, escluse le voci ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] di Vienna la Petitio Raymundi in concilio generali e ottenne che fosse deliberato l'insegnamento in varie università dell'ebraico, del caldaico e dell'arabo in cui L. vedeva uno strumento essenziale per preparare nuovi missionari. Tentò ancora la ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] , l'astronomia e la musica. A partire dal XII sec., queste scienze furono aggiornate grazie alle traduzioni dall'arabo, dall'ebraico e dal siriaco e anche grazie alla conoscenza delle traduzioni greche e asiatiche di opere relative alla fisica e ad ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] universale. Con l'Essai tramontava la statica visione della storia universale incentrata sulle vicende prima del popolo ebraico, poi del mondo cristiano, alla cui recente formazione V. contrapponeva la veneranda antichità della Cina, dell'Egitto ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.