BEMPORAD, Giulio
Vincenzo Croce
Nacque a Firenze il 3 genn. 1888. Cugino di Azeglio, si laureò in matematica presso l'università di Catania nel 1910; in tale periodo già si interessava di problemi inerenti [...] formule di astronomia sferica. S'interessò anche della divulgazione scientifica e di questioni calendaristiche inerenti specialmente al rito ebraico, fino a che, nel 1938, venne esonerato dal suo ufficio per le leggi razziali del fascismo. Costretto ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] Boll. dell'Ist. di storia della soc. e dello Stato veneziano, I (1959), pp. 195-201 passim;E. Castelli, Ibanchi feneratizi ebraici nel Mantovano..., in Atti e mem. dell'Acc. Virgiliana di Mantova, n. s., XXXI (1959), pp. 85-99; Arturo da Carmignano ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] T. Valperga di Caluso aveva letto nell'Accademia Sampaolina (altra grande accademia letteraria di Torino) una traduzione dall'ebraico della stessa opera, mai edita, ma che aveva avuto una discreta circolazione manoscritta; V. Alfieri, grande amico ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] non avesse ricevuto nuove cariche ecclesiastiche.
Rientrato a Roma, il G. si dedicò agli studi. La conoscenza del greco, dell'ebraico, del caldaico, oltre alla piena padronanza del latino, i vasti interessi eruditi lo posero a contatto con l'ambiente ...
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FLORIDO, Francesco
Franco Pignatti
Nato nel 1511 a Poggio Donadeo, oggi Poggio Nativo, in Sabina (da cui l'appellativo di "Sabino" che si attribuì), sarebbe appartenuto al ramo romano della facoltosa [...] , ma dopo due anni si dedicò interamente alle lettere, aggiungendo allo studio del latino e del greco anche quello dell'ebraico.
Su un dibattito corrente tra gli umanisti verte la sua prima opera, l'Apologia contro i detrattori di Plauto, apparsa ...
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GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] al proprio servizio come bibliotecario. A Roma perfezionò lo studio delle lingue, aggiungendo al latino e al greco l'ebraico; ebbe inoltre un ruolo determinante nella disputa, condotta in quegli anni dallo stesso Fabroni, contro i giansenisti e i ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] 'estate del 1819 in patria, fu professore di storia della Chiesa e di esegesi biblica, con annesso l'insegnamento dell'ebraico, nel seminario teologico. Quando poi il governo austriaco, applicando gradualmente la riforma degli studi del 1818 al Regno ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] , la peste glielo impedì, e per lunghi mesi egli si abbandonò da autodidatta alle discipline più varie, fra cui erano matematiche, ebraico e greco. Nel 1633, anno nel quale divenne prete, poté recarsi a Roma per seguire un corso ordinario di teologia ...
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GUADAGNINI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Esine, in Valcamonica, il 22 ott. 1723, primogenito dell'unione tra Oberto, agrimensore, e la di lui seconda moglie Antonia Zanotti. [...] Sacre Scritture e della storia ecclesiastica, cui aggiunse da autodidatta il greco, il francese e il tedesco, mentre nell'ebraico rimase ai rudimenti, a causa della distanza dai centri di studio. Aveva anche preso conoscenza del canto gregoriano ed ...
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DONATI, Sebastiano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Ombreglio di Brancoli (Lucca) il 21 nov. 1711 da Donato e da Maria Benedetta Lemucchi (cfr. l'atto di battesimo presso la parrocchiale di S. Pietro [...] i numerosi viaggi di studio effettuati insieme. Infine attese allo studio della lingua francese e di qualche rudimento d'ebraico, nonché della teologia morale con il domenicano S. M. Mansi.
Dal 1733, divenuto sacerdote, insegnò belle lettere nelle ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.