LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] Annuario del R. Istituto di studi superiori per l'a.a. 1914-15, Firenze 1915, pp. 169 s.
D. Comparetti, Sugli studi ebraici in Italia e sul prof. L., in Riv. italiana di scienze, lettere ed arti, III (1862), pp. 1690-1692; S.D. Luzzatto, Epistolario ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] il 1277 e il 1291 circa. In realtà, non è certo che Zeraḥyah esercitasse l'insegnamento della filosofia (che, nel mondo ebraico medievale, era in genere praticato solo in privato), né è sicuro che egli fosse ancora vivo all'epoca della giovinezza di ...
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LAGUMINA, Bartolomeo
Bruna Soravia
Primogenito di Salvatore e Vincenza Faja, nacque a Palermo il 4 luglio 1850.
Rimasto orfano di padre in tenera età, fu posto dalla madre nel seminario di Palermo insieme [...] 23 dic. 1872, il L. ottenne infatti l'anno seguente la libera docenza e successivamente la cattedra universitaria di ebraico presso l'ateneo palermitano dove, sotto la guida di Salvatore Cusa, intraprese lo studio dell'arabo, attirando l'attenzione ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] (di latino e di greco, ma anche dell'ebraico e del caldeo) e si adoperò attivamente per ottenergli lucrosi uffici. Appena sedicenne, il G scientifici (rispetto al Gelli, che non conosceva l'ebraico, le nozioni linguistiche del G. sono molto più ampie ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] Indice. Morì a Roma il 19 ott. 1687.
Il nome e l'importanza del B. nella storia degli studi ebraici restano legati alla monumentale opera Bibliotheca magna rabbinica. De scriptoribus et scriptis rabbinicis [nel primo volume si legge Hebraicis] ordine ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] Essays in honor of Arthur Hyman, a cura di R. Link-Salinger, Washington DC, 1988, pp. 57-73; C. Sirat, La filosofia ebraica medievale secondo i testi editi e inediti, Brescia 1990, pp. 342, 349-351, 572 s.; J.-P. Rothschild, Les traductions du Livre ...
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MANETTI, Angelo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 15 dic. 1432 da Giannozzo, importante scrittore e uomo politico fiorentino, e da Alessandra di Tommaso di Giacomino Tebalducci. Sotto la guida del padre [...] di Vespasiano da Bisticci, già all'età di dodici anni. Suoi precettori furono due famigli del padre: per l'ebraico Giovanfrancesco Manetti, un ebreo convertito che aveva preso il cognome di Giannozzo, e per il greco Giovanni da Scutari. Il ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] molto accurata, studiando anche il greco e l'ebraico, e frequentò quindi le scuole di Brera. A sedici anni si iscrisse alla facoltà legale dell'università di Pavia, allora ravvivata dalla recente riforma teresiana, seguendo anche i corsi dello ...
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BAGNOLO, Giovanni Francesco Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Torino il 4 ott. 1709, dal conte Iacopo Antonio e da Chiara Maria Perez. Si laureò in legge nel 1733, ma si dedicò dapprima alle matematiche, [...] solo alcune parti, sufficienti tuttavia a darci un'idea della posizione, ormai superata, che aveva il B. nella questione: l'ebraico sarebbe stata la matrice di tutte le lingue, le Tabulae dovevano essenzialmente spiegarsi con l'ausilio del grec0, la ...
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CONAT (Conath, Cunat, Conatì), Abraham (Abraham ben Shlomo ben Baruch)
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Nacque probabilmente a Conat, nella contea del Rossiglione, da Shlomo (Salomone) di Baruch.
Il luogo di nascita, o almeno di [...] madpissim ha-ivrim [Studi sulla storia degli stampatori e dei libri, ebraici], Jerusalem 1978, pp. 3-12); L. Pescasio, L'arte 1959, p. 89; D. Nissim, Nel V centenario delle prime stampe ebraiche (1475-1975), in Atti e mem. dell'Acc. Patavina di sc., ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.