La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] . Diversamente da come avveniva in altre civiltà, antiche e contemporanee, in cui il re era/è anche Dio, la tradizione ebraica predilige invece il decentramento e la separazione tra culto e politica: il governante non è l’incarnazione di una divinità ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] figli e figliastri anche tra gli stessi ebrei, preferendo difendere e aiutare le comunità che mantengono in vita lo “spirito ebraico”, e tutto ciò a sfavore dei laici. Nel tema di discriminazioni di genere, presenti in quasi tutte le società, antiche ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] ) in quanto oggetto di lettura. Infatti, a differenza dell’universo cristiano, dove il testo sacro è la Scrittura, nel mondo ebraico il Tanàkh è un patrimonio da «osservare», nel duplice senso proprio del lemma italiano: un patrimonio da leggere e da ...
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Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] mondo, come il cinese, che presenta la forma hǎokàn (好看), “good-looking” dove hǎo significa “good” e kàn “look”. Anche in ebraico moderno riscontriamo la forma tov-mar’e (טוֹב מַרְאָה), “di bell’aspetto”, che è composto sempre da tov, “good” e mar’e ...
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Tra il 115 e il 118 d.C. le province orientali dell’Impero Romano furono sconvolte dalla rivolta delle più importanti comunità della diaspora ebraica. Per comprendere questo cruciale episodio della storia [...] del popolo ebraico è necessario prendere le mosse dalla fine della prima insurrezione ebraica contro il potere romano, passata alla storia come la Grande Rivolta.
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Quando si parla di “Oriente” in modo generale difficilmente ci si focalizza sulla cultura ebraica, forse per la condizione di dispersione in cui gli ebrei hanno vissuto, e in gran parte continuano a vivere, [...] con cui identificarsi, ha influito particolarmente sotto diversi punti di vista. Uno di questi è certamente il particolare rapporto che la cultura ebraica ha con il tempo. In questo articolo si vuole cercare di tematizzare la peculiare concezione ...
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Le forme artistiche processate dalla filosofia
«Ahi! Tu mordi e non baci», scrive Giovan Battista Marino in Bacio Mordace: egli usa un artificio retorico per porre sullo stesso piano il bacio e il morso. [...] insegnamenti di Diderot e, coniugandoli con le teorie e i consigli dell’amico Moses Mendelssohn, noto esponente dell’illuminismo ebraico, darà vita nel 1766 al saggio Laocoonte, ovvero dei confini della pittura e della poesia (in originale Laokoon ...
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«Un ladro mi ha rubato la scatoletta»: una frase normalissima, che contiene solo parole di uso comune, tanto che tutti siamo in grado di comprenderne perfettamente il significato; e non si vede perché [...] infatti, una lingua che si definisce germanica, ma che – come in effetti ci si aspetterebbe – è stata molto influenzata dall’ebraico. A partire dallo studio di questa, che è solo una delle tante lingue ibride che esistono al mondo, Weinreich diede l ...
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Migdol Bavel. Così in ebraico viene chiamata la torre di Babele, simbolo, secondo la tradizione veterotestamentaria, della tremenda confusione linguistica imposta da Dio agli uomini ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda....
ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento (Ioann. 19, 17 e 20; Act. Ap. 21,...