VACCARI, Alberto
Anna Mambelli
– Nacque a Bastida de’ Dossi (Pavia) il 4 marzo 1875, sesto degli undici figli di Giovanni, che fu sindaco per quarantaquattro anni di Bastida de’ Dossi, e di Serafina [...] il vigile controllo del Sant’Uffizio di allora» (Rizzi, 2015, p. 27). Aveva un’ottima preparazione linguistica: conosceva perfettamente l’ebraico, l’aramaico e il greco, oltre ovviamente a parlare il latino, lingua dei corsi, e aveva studiato l’arabo ...
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Nacque a Pesaro il 21 febbr. 1811 dal conte Antonio e da Giovanna Venturelli di Cesena (Pesaro, Biblioteca Oliveriana, ms. 1549, II).
La tradizione che lo vuole figlio di Cesare, zio paterno nato nel 1755 [...] (De Sanctis).
Sembra che il G. abbia scritto alcune Dissertazioni archeologiche, con una sezione relativa al cimitero ebraico, e una Storia della scultura e della pittura cristiana nei primi otto secoli, entrambi inediti (Carteggio Vanzolini ...
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SERVI, Flaminio
Alberto Cavaglion
SERVI, Flaminio. – Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 24 dicembre 1841, sesto figlio di Samuele e di Fiore Castelnuovo.
La madre, insegnante nella scuola elementare, [...] occupò mai, probabilmente per scelta, la cattedra di una grande comunità, né insegnò in uno dei maggiori istituti di studi superiori ebraici, che durante la sua vita erano attivi a Padova, Firenze e nella non lontana Vercelli e dove non avrebbe avuto ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] dotato nell'apprendirnento delle lingue (in una delle lettere citate diceva che gli erano bastati venti giorni per imparare l'ebraico), l'A., dopo aver terminato gli studi teologici nel collegio di Goa, venne destinato all'attività missionaria tra le ...
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ABRAHAM ben Garton
Anita Mondolfo
Ebreo, iniziatore della notevole produzione tipografica ebraica, che ebbe il suo centro in Italia nel '400 e alla quale parteciparono, in minor misura, la Spagna, il [...] 5 febbr. 1475 il Commentum in Pentateuchum di Salomone Isaacide, detto Rashi, opera largamente diffusa in manoscritto. È la prima stampa ebraica con data certa. Il nome di A. figura nel colofone. Niente altro si sa della sua attività.
È un volume in ...
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SANGRO, Raimondo di
Girolamo Imbruglia
SANGRO, Raimondo di. – Nacque il 30 gennaio 1710 da Antonio e da Cecilia Gaetani di Laurenzana, a Torremaggiore, nella Capitanata, uno dei feudi della famiglia [...] . In questa cultura di edificazione e curiosità, di Sangro trovò spazio soprattutto per la seconda. Studiò le lingue, anche l’ebraico, la storia antica, la chimica. Rivelò talento nella meccanica. Il lungo soggiorno ne formò quindi la cultura e gli ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] città marchigiana. Dopo il ritorno della famiglia a Firenze studiò il greco e il latino e apprese anche le basi dell'ebraico. Entrò nell'Accademia dei Lucidi di Eufrosio (Frosino) Lapini e ne fu eletto console nel 1566; nello stesso anno pronunciò un ...
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ARDIZZONE, Girolamo
Viola Angelini
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: [...] delle Odi di Anacreonte e di Saffò; seguì un'altra versione, notevole per l'impegno filologico e la fedeltà al testo ebraico, la Versione poetica del Cantico dei Cantici, Napoli 1846; ed ancora Rimembranze, liriche, Napoli 1847;il saggio critico Il ...
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BEMPORAD, Giulio
Vincenzo Croce
Nacque a Firenze il 3 genn. 1888. Cugino di Azeglio, si laureò in matematica presso l'università di Catania nel 1910; in tale periodo già si interessava di problemi inerenti [...] formule di astronomia sferica. S'interessò anche della divulgazione scientifica e di questioni calendaristiche inerenti specialmente al rito ebraico, fino a che, nel 1938, venne esonerato dal suo ufficio per le leggi razziali del fascismo. Costretto ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] Boll. dell'Ist. di storia della soc. e dello Stato veneziano, I (1959), pp. 195-201 passim;E. Castelli, Ibanchi feneratizi ebraici nel Mantovano..., in Atti e mem. dell'Acc. Virgiliana di Mantova, n. s., XXXI (1959), pp. 85-99; Arturo da Carmignano ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.