CASTIGLIONI, Vittorio (Izhac, Haim)
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Trieste il 25 marzo 1840 da Moisè Davide Vita e Annetta Campos.
Il bisnonno paterno, pure di nome Moisè, toscano di origine, si era stabilito [...] 1893,con i tipi dell'editore Fischer di Cracovia e, dopo la morte del C., fu continuata dal suo discepolo E. Schreiber.
In ebraico e in italiano uscì a Francoforte, nel 1906, una raccolta di sonetti, Crotalia Aurea, che, più che per il valore poetico ...
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BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] università, dove succedeva al Giordani. A Bologna acquistò fama per la sua erudizione classica (nel frattempo aveva studiato anche l'ebraico e iniziato studi e versioni della Bibbia) e per le sue Orazioni; inoltre, fin dal 1803, aveva concluso la sua ...
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DE ATTELLIS, Francesco
Cinzia Cassani
Nacque a Campobasso il 2genn. 1763, in una famiglia tradizionalmente dedita all'esercizio della magistratura, da Giuseppe, marchese di Sant'Angelo, e da Ippolita [...] di storia antica.
Filologo valente, studioso di un buon numero di lingue antiche - apprese, oltre al greco e al latino, l'ebraico, il siriaco, il caldeo, l'arabo ed altre lingue orientali -, il D. trascorse l'intera sua vita a raccogliere materiali ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] evangelisti sul tempo dell'ultima cena di Gesù, rifacendosi alla differenza fra il giorno naturale e quello civile del calendario ebraico. L'operetta "di picciol mole" e "in lingua comune" dichiara il suo carattere divulgativo e il fine di offrire il ...
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BRAZOLO MILIZIA, Paolo
Cesare De Michelis
Nato a Padova il 16 ott. 1709 dal conte Pietro e da Eleonora Grompo, ricevette un'educazione ricca e varia. Iniziato agli studi letterari dal gesuita Sanseverini, [...] contemporaneamente delle sue numerose proprietà terriere. Ottimo conoscitore delle lingue greca e latina, s'intendeva anche di ebraico ed era appassionato studioso di tutte le arti; oltre la poesia, amava la pittura, la scultura e soprattutto ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] della tipografia di Daniele Bomberg, che, venuto nel 1515 da Anversa, fu pioniere e per vent'anni operosissimo promotore della stampa ebraica in Venezia. Egli si associò l'A. (col figlio Daniele), il cui nome figura in alcune delle belle opere da lui ...
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ABOAB, Samuele
Alfredo Ravenna
Di famiglia marrana spagnola emigrata (il padre, Abramo di Giacobbe - Antonio Falleiro, fu uno dei fondatori della banca di Amburgo), nacque ad Amburgo nel 1610. A tredici [...] , il tedesco, l'italiano, lo spagnolo e il latino) e di particolare rigidità nell'interpretazione della legge ebraica, a lui si rivolsero per consigli in materia rituale i più rinomati rabbini dell'epoca. Fu anche in corrispondenza con Isaac Cardoso ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] egli mostrava una precoce passione per lo studio, che lo spingeva a isolarsi nella biblioteca paterna (apprese da solo greco e ebraico) e ai cui eccessi imputò in seguito la fragilità fisica e l'avergli reso "l'aspetto miserabile, e dispregevolissima ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] , e la morte lo colse in questo ufficio il 3 marzo 1589 a Roma.
Uomo di vasta cultura - conosceva molte lingue tra cui l'ebraico, l'arabo, il turco, il latino, l'italiano, lo spagnolo e il tedesco - e di fervente spiritualità, l'E. ha lasciato pochi ...
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CHECCOZZI, Giovanni Raimondo
Paolo Preto
Nacque a Vicenza da Francesco e Maddalena Vivaldi il 21 giugno 1691. Dopo i primi studi nella città natale passò nella vicina Padova dove si perfezionò nelle [...] dopo la decisione di votarsi al sacerdozio, presa il 29 luglio 1714, concentrò la sua attenzione sullo studio dell'ebraico, delle altre lingue orientali e della teologia.
Nel 1720 fu nominato canonico teologo della cattedrale di Vicenza, dove iniziò ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.