Profeta israelita, discepolo e successore di Elia (v.). Era figlio di Shaphat, e oriundo di Abel-mehola a nord della valle del Giordano verso il Galaad; doveva essere un benestante agricoltore, giacché [...] diversa. Non sembra che E. imitasse l'austerità di Elia sia negli indumenti (cfr. II[IV] Re, II, 12, testo ebraico; ibid., IV, 29) sia nel prediligere dimore solitarie; E. esplica il suo ministero specialmente nei centri abitati (ibid., VI, 14 ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] all’od. località di Sebastiyya, provengono vasi, avori, amuleti, scarabei di tipo egizio, òstraka con iscrizioni paleo-ebraiche. Al periodo postisraelitico risale una fortezza, mentre all’età romana sono da riferire i templi di Augusto, di Ercole ...
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(ebraico Ōnān) Nella Bibbia, secondogenito di Giuda (figlio di Giacobbe) e di Hira. Sposò, secondo la legge del levirato, la vedova di suo fratello, ma evitò di avere figli da lei, perché questi avrebbero [...] portato il nome del fratello defunto.
In teologia morale, dal suo nome viene detto onanismo il peccato diretto a impedire la generazione della prole mediante pratiche anticoncezionali (coito interrotto ...
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SAMBATION (ebraico Sambạtyōn, più raramente Sanbaṭyōn o Sabbaṭyōn, da una forma greca [Σαμβατεῖιν]; o anche Sabbaṭyānōs da una forma secondaria greco-latina Σαββατιανός)
Umberto Cassuto
Fiume leggendario, [...] fiumi analoghi fra loro vennero anche in questo caso ad essere identificati. E così, da un lato si parlò, nelle redazioni ebraiche e arabe della leggenda di Alessandro, del "fiume di sabbia" formato di sabbia e di pietre scorrenti tumultuose per sei ...
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RABBĪ (ebraico e aramaico rabbī, greco ῥαββί, ῥαββεί)
Umberto Cassuto
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, "maestro", e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: [...] ῥαββῖνος e il latino rabbinus, da cui l'italiano rabbino e gli analoghi vocaboli delle altre lingue moderne. Nell'ebraico moderno si adopera per "rabbino" il vocabolo rab, plurale rabbānīm.
Bibl.: L. Löw, Gesammelte Schriften, Szegedin 1889-1900, IV ...
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(ebr. e fenicio Ba‛al) Presso i Semiti, nome o epiteto della divinità, concepita come proprietaria o protettrice di un luogo o altrimenti caratterizzata: B. delle mosche (B. zĕbūb, Belzebù), dei cieli [...] sulle ‘alture’, talora con sacrifici umani. La figura femminile corrispondente, dea della fecondità, era in accadico Bēlit e in ebraico Ba‛ălāh.
Alla divinità cananea Ba‛al Běrīt (B. del patto) era dedicato un celebre tempio a Sichem, passato ...
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È il profeta i cui scritti occupano il decimo posto nella collezione biblica dei cosiddetti Profeti minori.
Storia. - Pochissimo si sa circa la persona di A. Fuori del libro, che porta il suo nome, egli [...] allocuzione. Per la versione latina (Vulgata) di questo passo, in cui S. Girolamo si distacca dalla lettera del testo ebraico per far risaltare il senso messianico, sono da consultare i varî commenti.
Bibl.: Per i commenti all'intera serie dei ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] sec. IX a. C., il Carmelo divenne celebre come luogo di culto fra le due religioni rivali, paganesimo fenicio e monoteismo ebraico e quale dimora preferita del profeta Elia e dei suoi discepoli. Sulle sue alture Elia indusse il re Accab a convocare ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] , Il libro di Tobia, nella rivista Ricerche religiose, IV e V 1928 e 1929); ma essa non è di origine specificamente ebraica, ché anzi la Bibbia stessa la riconosce negli Egiziani e nei "sapienti dell'Oriente". Si tratta dunque di un prodotto della ...
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Capitano cartaginese che, dopo il ritiro di Agatocle dall'Africa in Sicilia nel 307, poté stringere d'assedio Arcagato, figlio di Agatocle, in Tunisi, in seguito alla sconfitta che l'altro capitano greco Eumaco, aveva riportata per opera di Imilcone.
Fonti: Diodoro, XX, 57-61.
Bibl.: Niese, Geschichte der griech. u. maked. Staaten, I, 465; Beloch, Gr. Geschichte, 2ª ed., IV, i, pp. 196-197; Gsell, ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.