Poeta ebreo (Šklov, Mogilëv, 1889 - New York 1959), una delle più notevoli personalità poetiche della letteratura neoebraica. L'attività letteraria di S. si svolge sia in ebraico sia in yiddish: nella [...] assume aspetti amarissimi quando il poeta parla del gretto mondo dal quale è uscito. Tra le principali opere in ebraico si ricordano: Bĕ-hārīm ("Nei monti", 1906); Hezyōnōt ("Visioni", 1924); Pirqē yatar ("Capitoli della foresta", 1933); Lĕ-yaldē ...
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TERAFIM (ebr. tĕraphīm)
Giuseppe Ricciotti
Speciali oggetti di culto presso gli antichi Ebrei, venerati principalmente presso le singole famiglie. L'etimologia del termine ebraico è del tutto ignota. [...] lo traducono con εἴδωλα, κενοτάϕια, γλυπτά e simili; analogamente fa la Volgata latina.
Questi oggetti della religiosità ebraica più antica sembrano ben essere stati idoli, come suggerisce la stessa maniera di tradurre dei Settanta. La voluminosità ...
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Medico e cronista ebreo (n. Avignone 1496 - m. dopo il 1577). Esercitò la professione medica a Novi, a Genova, a Voltaggio e a Castelletto Monferrato. Scrisse in ebraico due cronache, una sui re francesi [...] e i re ottomani e l'altra, ῾Emeq ha Baklā ("Valle del pianto"), sulla persecuzione sofferta dagli Ebrei fino al 1575; inoltre poesie, lettere, opere grammaticali e lessicografiche. Fece pure traduzioni di libri dal latino e dallo spagnolo in ebraico. ...
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El
Angelo Penna
A parte alcune variazioni secondarie, dovute all'indole delle singole lingue o delle differenti flessioni grammaticali, è vocabolo comune a tutte le lingue semitiche, ebraico compreso, [...] di una lingua presentata come estinta, probabilmente è vano ricercare il significato di I. Resta il fatto, però, che nei manoscritti ebraici di solito il nome divino Jahvé compare sotto la forma di due jod (= I). E non si dimentichi che nel Medioevo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] Torah scritta. In reazione a questa corrente sorge la difesa del Talmud a opera dei rabbaniti. Tra gli esponenti del kalam ebraico spicca la figura di Saadia Gaon, ma ricordiamo anche Dawud al-Muqammis e, tra i caraiti, Abu Yusuf Yaqub al-Qirqisani ...
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Teologo e storico unitariano inglese (Ripley, Surrey, 1844 - Oxford 1927). Ministro a Cliton e a Leeds, dal 1875 incaricato di storia, religione comparata e di ebraico al Manchester College di Oxford, [...] di cui fu reggente dal 1906. Ha pubblicato edizioni dell'Esateuco e: Life in Palestine when Jesus lived (1884), The Bible in the nineteenth century (1903) ...
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Rabbino (n. metà del sec. 15º circa - m. Gerusalemme primi sec. 16º), vissuto a Città di Castello e poi (dal 1488) in Palestina. Scrisse in ebraico un commento alla Mishnāh, ampiamente basato su quello [...] di Rashī al Talmūd; inoltre un commento all'opera di Rashī sul Pentateuco, lettere di notevole interesse storico-geografico e poesie liturgiche sinagogali ...
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Semitista (Oxford 1892 - ivi 1975), figlio di Samuel Rolles, prof. nell'univ. di Oxford. Ha dominato l'intero campo della semitistica, e in particolare l'ebraico, attraverso una serie di pubblicazioni, [...] tra cui spiccano: Problems of the hebrew verbal system (1936), Semitic writing from pictography to alphabet (1948), Aramaic documents (1953), The judaean scrolls (1965) ...
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Semitista (Oberlosa, Plauen, 1886 - Alpi bavaresi 1933), prof. a Könisberg, Breslavia, Heildelberg e (dal 1926) a Monaco. Si occupò della letteratura e dialettologia araba, di ebraico, di linguistica semitica [...] comparata (Ḥunain ibn Isḥāq und seine Schule, 1913; Neuaramäische Märchen und Texte, 1915, Einführung in die semitischen sprachen, 1928, ecc.) ...
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Teologo riformato (Étampes 1534 - Londra 1599), studiò legge e fu avvocato a Parigi, poi (1560) pastore a Ginevra, quindi insegnante a Cambridge di teologia ed ebraico, attirandosi però deplorazioni (1595) [...] per aver insegnato dottrine arminiane; fu uno dei primi teologi anglicani che resistettero all'introduzione delle dottrine calvinistiche ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.