Poeta ebreo (n. a Rossena, Reggio nell'Emilia; visse attorno al 1500); di lui si ha, oltre a molte poesie, un rifacimento ebraico di un romanzo italiano, Barnabò e Luciana. ...
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Nome assunto, dalla città in cui fu battezzato, dall'ebreo convertito Yehuda Mordechai (n. in Provenza - m. forse Parigi 1650); professore di ebraico a Parigi dal 1610, collaborò alla pubblicazione della [...] Bibbia poliglotta parigina ...
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Poeta ebreo vivente, nato a Radi (Volinia) il 9 gennaio 1873. La sua produzione poetica, in ebraico e in yiddisch, va dal 1891 ininterrottamente fino al 1908; più tardi non ha scritto che poco. Poeta essenzialmente [...] rappresentativo degli ideali nazionali ebraici, ha canti di riscossa, di sogno, di speranza; ma c'è in lui anche quel senso soggettivo della natura che fu già dei poeti biblici, e nella natura si rivela al poeta lo spirito di Dio. Quando gli sembrò ...
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JAFET (ebr. Yepheth; gr. 'Ιάϕεϑ; Vulg. Iaphet)
Alfredo Vitti
Figlio di Noè fratello minore di Sem (Genesi, X, 21, secondo l'ebraico; maggiore secondo i Settanta) e maggiore di Cam (Gen., IX, 24). La [...] benedizione impartitagli dal padre costituì la fortuna della razza aria, che la Bibbia presenta discendente di I. e diffusa a N. e a O. dei popoli semitici: la quale diffusione viene accennata nella radice ...
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Scrittore israeliano (n. Gerusalemme 1954). Rappresentante tra i più significativi della letteratura israeliana e noto per l'apertura delle sue posizioni liberali, la sua produzione è segnata in modo significativo [...] consacrato in campo internazionale dal già citato Ayyen 'erekh: Ahavah, in cui ripropone il tema dell'olocausto del popolo ebraico attraverso la visione del protagonista bambino. Nel saggio Ha-Zeman ha-Tsahov ("Il vento giallo", 1988) e in Nokḥĕhīm ...
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ISAIA
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo VITTI
. Profeta d'Israele, a cui è attribuito il libro dello stesso nome che occupa il primo posto nell'odierno canone ebraico della Bibbia fra i cosiddetti Profeti [...] . übers und erkl., voll. 2, Münster 1925-26; E. König, Das Buch J., Gütersloh 1926; S. Z. Pines, Kommentar zum Proph. J. (in ebraico), Vienna 1927; G. A. Smith, The book of I., voll. 2, Londra 1927; A. Loisy, La consolation d'Israel (il Deutero-Isaia ...
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OSANNA (Hosanna)
Giuseppe RICCIOTTI
Voce ebraica d'acclamazione, passata poi in greco (ὡσαννά), in latino, nella liturgia, e quindi nelle lingue moderne. In ebraico (hōshī‛āh-nnā' "deh, salva!") era [...] 145, ad Dam.) aveva osservato che la grafia Hosianna, che s'incontra talvolta in latino, è meglio corrispondente all'originale ebraico che non il greco ὡσαννά. La voce è già impiegata in antichissimi documenti cristiani (Didachè, X, 6; Constit. apost ...
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Uomo politico israeliano (Cherson, Odessa, 1894 - Gerusalemme 1965), del partito laburista (Mapai): ebbe una parte di primo piano nella fondazione dello stato ebraico in Palestina; fu quindi ministro degli [...] Esteri dal 1949 al 1956 e primo ministro dal 1953 al 1956. Dal 1960 fu presidente dell'esecutivo dell'Organizzazione sionistica internazionale e della Jewish agency ...
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Teologo e orientalista statunitense (n. New York 1841 - m. 1913), presbiteriano, poi episcopaliano; prof. nell'Union Theological Seminary, a New York, di ebraico e lingue semitiche (1874), di teologia [...] biblica (1890) e di dogmatica (1907); introdusse in America lo studio critico-storico della Bibbia, sulla quale ha lasciato numerose pubblicazioni. Fu anche coeditore dell'International critical Commentary ...
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Forma latinizz. del cognome del teologo protestante J. K. Schweitzer o Schwyzer (Frauenfeld 1620 - Zurigo 1684). Dopo aver insegnato latino, greco ed ebraico a Zurigo (dal 1644), passò come canonico e [...] prof. al Collegium Carolinum della stessa città. Si ricorda di lui un vasto repertorio della patristica greca: Thesaurus ecclesiasticus e patribus graecis ordine alphabetico exhibens quaecunque phrases, ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.