Sacerdote (Brescia 1542 - ivi 1594), della Congregazione del Ss. Salvatore, ebraista, interprete della Repubblica veneziana. Si specializzò, oltreché nell'ebraico, nell'arabo e nell'aramaico, traducendo [...] la corrispondenza che a Venezia perveniva dai paesi del Vicino e del Medio Oriente. Da Venezia fu chiamato a Roma per volontà del papa Gregorio XIII, che gli affidò la censura delle opere scritte da Ebrei ...
Leggi Tutto
Vedi Israele dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Nascita di Israele porta a conclusione il progetto nazionale ebraico a cui aveva dato vita il movimento politico sionista di Theodor Herzl, [...] gli scontri del 1929. Dopo la grande rivolta araba del 1936-39 e una serie di attentati sionisti, il conflitto arabo-ebraico in Palestina proseguì nella sua escalation con la prima guerra arabo-israeliana (1948-49), scoppiata dopo il rifiuto arabo di ...
Leggi Tutto
Emigrazione da una regione da parte di popolazioni, volontaria o più spesso forzosa, determinata da ragioni politiche, economiche, religiose o culturali, o anche da calamità naturali. Libro dell’E. Nella [...] Bibbia, il secondo libro del Pentateuco, detto in ebraico shĕmōt («nomi») e wĕ-ēlleh shĕmōt («e questi sono i nomi»), dalle sue parole iniziali. Narra come gli Ebrei, oppressi in Egitto, furono liberati da Mosè, dopo che dieci piaghe si erano ...
Leggi Tutto
F A un autore di questo nome è attribuita la più antica opera di medicina in ebraico, pervenutaci manoscritta in diverse redazioni con diversi titoli. Età e patria dell'autore sono assai incerte, e svariatissime [...] opinioni sono state espresse in proposito. Certo è che l'opera non può esser più tarda del principio del sec. X. È possibile che essa sia stata scritta nell'Italia meridionale. Ad Āsāf è attribuita anche ...
Leggi Tutto
CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] 1944, pp. 226-233); a La profezia nella Bibbia: H. Oort, in Theol. Tijdschr., XVII (1883), pp. 485-489; a La legge del popolo ebraico: A. Revel, in Revue de théol. et de phil., XIX (1886), pp. 298-311; E. Montet, in Revue d’hist. des relig., II (1885 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] magica che manipolando certi oggetti e pronunciando certi nomi si possa influire sull’ordine dell’universo, (b) l’idea che l’ebraico sia la lingua perfetta e (c) il principio cabalistico per cui il mondo stesso è il risultato di una combinazione di ...
Leggi Tutto
TONDELLI, Leone
Semitista e storico delle religioni, nato l'8 maggio 1883 a Reggio Emilia, dove dal 1905 insegna ebraico e S. Scrittura nel Seminario, è parroco della cattedrale dal 1930 e presidente [...] della Deputazione di storia patria (1946).
Cominciò con un lavoro su Matilde di Canossa (2ª ed., Reggio Emilia 1926), ma si è dedicato con particolare competenza alla critica e alla storia del Nuovo Testamento ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] ibn ῾Alī al-Mawṣilī (X-XI sec.), che fu edito a Roma da Nātān ha-Me᾽āṭī.
Nel settore dell'etica medica, fu tradotto in ebraico lo scritto di al-Rāzī, Mā ya῾riḍu fī ṣinā῾at al-ṭibb (Su ciò che accade nella medicina), un'opera perduta in arabo (ma non ...
Leggi Tutto
Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...]
L.I. Yudkin, Jewish writing and identity in the twentieth century, London 1982.
L'altro visto dall'altro. Letteratura araba ed ebraica a confronto, a cura di R. Dorigo Ceccato, T. Parfitt, E. Trevisan Semi, Milano 1992.
Leggere Yehoshua, a cura di E ...
Leggi Tutto
LEVIRATO (dal lat. levir "cognato")
Raffaele CORSO
*
È designata con questo nome quella legge ebraica per cui un cognato (ebraico yābhām) era non solo autorizzato, ma anche praticamente obbligato a [...] sposare la propria cognata - contro la norma generale che proibiva il matrimonio fra cognati - quando essa era rimasta vedova e senza figli. Il primo figlio nato da tale matrimonio era reputato figlio ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.