Famiglia di ebrei italiani dei secc. 13º e 14º, noti quali traduttori di opere scientifiche dall'arabo in ebraico. Dei membri della famiglia Nātān visse a Roma, dove intorno al 1280 tradusse molte opere, [...] tra le quali il Canone di Avicenna e gli Aforismi di Maimonide; Salomone e Samuele tradussero più tardi scritti di Galeno ...
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Politico palestinese, nato a Ṣafed (in ebraico Tzfat) il 26 marzo 1935, presidente dell’Autorità nazionale palestinese (ANP) dal gennaio 2005.
Esponente dell’ala moderata del partito al-Fataḥ, primo ministro [...] suo discorso all’Assemblea delle Nazioni Unite del settembre 2014 in cui condannava la guerra scatenata a Gaza dal governo israeliano nel mese di luglio e l’inarrestabile espansione degli insediamenti ebraici nei territori palestinesi (v. Palestina). ...
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Bemporad, Giovanna. - Poetessa e traduttrice italiana (Ferrara 1928 - Roma 2013). Appassionata di latino e greco, ha studiato l’ebraico e il sanscrito. Enfant prodige, sin da giovanissima ha tradotto versi [...] Ha pubblicato le sue prime poesie sulla rivista Il setaccio e nel 1948 ha dato alle stampe per la prima volta la raccolta Esercizi. Ha collaborato con Il Mattino del Popolo. L’ultima traduzione è quella dall’ebraico del 2006 del Cantico dei cantici. ...
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Teologo (Stoccarda 1807 - Cincinnati 1899). Discepolo di F. T. Baur, emigrò negli Stati Uniti nel 1828; insegnò ebraico nel seminario luterano di Gettysburg, quindi (1835) passò al metodismo, che propagò [...] tra gli emigrati tedeschi e nella stessa Germania ...
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memòria, giórno della Ricorrenza celebrata il 27 gennaio per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. La data ricorda [...] il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. È stata istituita dalla l. 20 luglio 2000 n. 211, in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo ...
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tetragramma Nome dato da Filone di Alessandria alle quattro lettere che compongono la forma scritta del termine ebraico usato per indicare il Dio d’Israele: YHWH; mancando le vocali, la pronuncia esatta [...] si tramandò oralmente. Nella religione ebraica il t. è oggetto di rispetto e attenzioni particolari: è proibito cancellarlo, e già in epoca veterotestamentaria era proibito pronunciarlo: solo i sacerdoti potevano farlo in determinate occasioni ...
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Nome dell'autore, non meglio identificato, della più antica (probabilmente, fine del sec. 9º) opera di medicina in ebraico, pervenutaci in diverse redazioni e con diversi titoli. ...
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L
- L'undecima lettera degli alfabeti latino, greco, fenicio. In quest'ultimo, come si desume dal nome ebraico corrispondente, essa era detta lāmed, nome di significato oscuro (forse "pungolo per i buoi", [...] dalla sua forma più antica, v. alfabeto, II, p. 373, fig.1); da esso deriva il nome greco λάμβδα, mentre quello latino, el, passato poi alle lingue moderne, non è, in corrispondenza con la semplificazione ...
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Semitista tedesco (Nordhausen 1786 - Halle 1842), prof. di teologia a Halle. Fu il fondatore dello studio scientifico dell'ebraico. Sono classici il suo Hebräisch-deutsches Handwörterbuch, 1810 (17a ed. [...] 1921), e la Hebräische Grammatik, 1814 (con numerose edizioni successive) ...
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MELCHISEDEC
Alberto Vaccari
. Personaggio biblico, che, sebbene di razza cananea, ebbe un posto notevole nel pensiero del monoteismo ebraico e cristiano. M. ci appare nella Bibbia come una meteora [...] (Genesi, XIV, 18-20).
È re di Salem, cioè probabilmente di Gerusalemme, che in questa forma accorciata s'incontra ancora in ebraico (Salmi, LXXVI, 3), in arabo (Yāqūt), in greco (Pausania), ecc. Insieme però M. esercita le funzioni di "sacerdote dell ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.