LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] e modernità prima della Grande Guerra (1898-1914), in Bailamme, 1991, n. 8, pp. 113-138; A. Luzzatto, D. L.: una presenza ebraica fra le due guerre, in Il Portavoce. Rass. bimestrale ADEI-WIZO, marzo-aprile 1991, pp. 10-13; D. Bidussa - A. Luzzatto ...
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M
Guido Calogero
- Dodicesima lettera dell'alfabeto latino, mentre nel fenicio e nell'ebraico è la tredicesima. Nell'alfabeto fenicio essa aveva la forma di una linea ondulata terminata da un tratto [...] più lungo, che simboleggiava le onde dell'acqua (mēm) e aveva appunto questo nome. Gli alfabeti greci conservarono questo simbolo, ma avendo cambiato il senso della scrittura, che nel fenicio e nelle altre ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] di Pio XII, nella Shoah e del rapporto tra la lunga tradizione antigiudaica della Chiesa e lo sterminio nazista del popolo ebraico (G. Miccoli, A. Foa).
La seconda metà del sec. 20° è per la diaspora europea, schiacciata da quella americana e da ...
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Vedi CAFARNAO dell'anno: 1959 - 1994
CAFARNAO (Capernaum)
M. Avi-Yonah
C., in ebraico Kĕfar Nahūm, cioè "Villaggio di Nahum", era una cittadina giudea le cui origini risalgono all'epoca del Secondo Tempio [...] e soprattutto un fregio molto ornato, con motivi floreali e animali, oltre a varî simboli, alcuni magici, altri specificatamente ebraici; tra questi ultimi è una rappresentazione dell'Arca della Legge montata su ruote, un candelabro a sette bracci e ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] ; 5, 8) ed è stata considerata di tale importanza da essere inclusa nel Decalogo. Il comandamento, il secondo per il canone ebraico, il primo per la Bibbia cristiana e luterana, così ammonisce: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] dei canoni degli zīǧ di un altro astronomo andaluso, il succitato Ibn al-Ṣaffār, si trovano in una copia di una lettera in ebraico. Tra la fine del XV e l'inizio del XVI sec. gran parte dell'astronomia araba era stata recepita all'interno della ...
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Vescovo e scrittore finlandese (Mynämäki 1676 - Skara, Svezia, 1752); insegnante di greco e di ebraico all'univ. di Åbo (Turku), è autore di un'opera in difesa della nazionalità e della lingua finnica [...] e di un dizionario finnico-latino-svedese (Suomalaisen Sana-Lugun Coetus-Fennici Lexici Tentamen, 1745) ...
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GIUBILEO
Vincenzo CAVALLA
Pietro PISANI
. Il giubileo o anno giubilare era per il popolo ebraico ogni cinquantesimo anno, santificato in particolar modo, quasi come l'anno sabbatico (ogni 7 anni), [...] giubilare ciascuno aveva di nuovo la sua proprietà (fondo o casa), se l'aveva alienata; e ogni schiavo di origine ebraica tornava in libertà. La legge così provvedeva al ritorno periodico delle proprietà e delle persone nel loro stato primitivo, di ...
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GHETTO
Umberto Cassuto
. Si chiama così, dal sec. XVI in poi, un quartiere cittadino destinato a essere dimora coattiva degli Ebrei, chiuso d'ogni intorno, all'infuori di una o più porte che lo mettono [...] della città e che vengono chiuse anch'esse durante la notte. Talvolta il vocabolo si adopera impropriamente per designare ogni quartiere ebraico in genere, anche se non chiuso, e anche se la dimora degli Ebrei in esso non è coattiva, ma spontanea. L ...
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Storico delle religioni ed ebraista (West Chester, Pennsylvania, 1851 - Cambridge, Massachusetts, 1931), prof. di ebraico e storia delle religioni all'Andover theological seminary, poi di teologia e storia [...] delle religioni alla Harvard University; presidente dell'American oriental society, di cui diresse il Journal, e condirettore della Harvard theological review. Nelle sue opere M. segue un indirizzo eminentemente ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.